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Sanità

Ospedale di Menaggio, Banfi (Asst) al Comitato: “Accuse disoneste. Ortopedia, il nostro impegno è massimo”

Dopo le nuove accuse del Comitato per la difesa dell’ospedale di Menaggio (le abbiamo riportate qui ieri) oggi il direttore generale dell’Asst Lariana, Fabio Banfi, replica con particolare attenzione alla questione delle urgenze ortopediche ma anche con una dura risposta in merito ad alcune accuse rivoltegli personalmente. Riportiamo la nota integralmente.

Asst Lariana con l’ospedale Sant’Anna è il principale centro di riferimento a livello traumatologico in provincia. Nello scorso fine settimana si sono verificate numerose urgenze ortopediche, per lo più conseguenti a traumi, che hanno determinato alcuni disagi nella presa in carico dei pazienti.

A fronte della situazione, la direzione sanitaria ha ribadito a tutti gli operatori sanitari la necessità di mantenere la massima attenzione nei confronti dei pazienti che accedono al Pronto Soccorso e dei tempi di attesa per coloro che devono essere ricoverati. In particolare ha invitato il primario dell’Ortopedia a prioritarizzare la propria attività, ossia a procedere innanzitutto con gli interventi in urgenza, riprogrammando nel caso l’attività chirurgica in elezione (ossia tutti quegli interventi che non essendo urgenti e non comportando un rischio per il paziente, possono essere rinviati). Se necessario, tale riorganizzazione sarà estesa anche a tutte le altre attività chirurgiche, ad eccezione degli interventi oncologici, in modo da garantire un tempo di permanenza in Pronto Soccorso il più contenuto possibile.

Come è stato ripetutamente spiegato, il profilo di offerta delle strutture come l’ospedale di Menaggio, collocate in un’area geomorfologicamente disagiata e con difficoltà viarie, è descritto dal DM 70 che prevede per quanto riguarda gli interventi chirurgici, una linea di attività in day/week surgery. A tutela del paziente e dei professionisti non è immaginabile oggi una differente programmazione.

Per quanto riguarda infine le mie dichiarazioni rispetto alla “normalità” delle attese da parte dei pazienti, estrapolare un concetto decontestualizzandolo dalla complessità del ragionamento che è stato fatto, lo trovo oltre che scorretto anche disonesto intellettualmente. L’impegno da parte di tutta Asst Lariana nei confronti dei pazienti è massimo e quotidiano. Certo ci sono difficoltà e criticità, condivise a tutti i livelli anche nazionale, a partire dalla disponibilità di personale fino al numero dei posti letto. Tuttavia continuare a dimenticare che Asst Lariana opera all’interno di una rete di offerta sanitaria che vede altri attori in provincia di Como, focalizza irragionevolmente solo su Asst Lariana i problemi esistenti, che nessuno nega e dimentica.

Ospedale di Menaggio: “Esseri umani lasciati senza cure adeguate per tanto tempo”, la nuova accusa del Comitato

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2 Commenti

  1. La sanità lombarda e quindi anche quella comasca sono state disastrate da 30 anni di amministrazione del centro destra della regione Lombardia, la sanità pubblica è stata fortemente penalizzata a favore di quella privata, e la sanità territoriale disastrata.
    In Lombardia la sanità sta diventando per ricchi, se puoi pagare vieni curato altrimenti aspetti.
    Chi ha preso la decisione di costruire il nuovo ospedale S. Anna con un numero di letti quasi la metà di quello vecchio il gabibbo?
    Chi ha preso la decisione di realizzare un ospedale assurdo in cui non esistono reparti e risulta persino difficile individuare le persone che seguono un paziente, sempre il gabibbo?
    Per quanto riguarda l’ospedale di menaggio il day/week surgery è stato chiuso, chi ha preso questa decisione il solito gabibbo?
    Come mai nella sanità lombarda si diventa primario, direttore ecc non in ragione delle competenze ma in ragione dell’appartenza politica?
    Un direttore di una AST pubblica deve pensare a far funzionare la sanità pubblica considerando gli altri competitor, deve assicurare, a chi non può permettersi di pagare per visite ed esami, che questi servizi essenziali per la vita vengano fruiti in tempi ragionevoli e gratuitamente, tempi ragionevoli significa giorni al massimo 2 settimane e non 12 mesi.
    Non è normale tutto questo, non è normale che la stessa prestazione in regime privatistico venga fruita in pochi giorni e in regime pubblico in molti mesi.
    Questo è contro la morale e la costituzione che parla chiaramete di diritto alla salute e non di diritto alla salute in funzione del reddito.

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