Torna alla ribalta una questione di vecchia data e mai risolta: la difficoltà per chi ha difficoltà di movimento a percorrere la distanza tra l’autosilo dell’ospedale Sant’Anna e l’accesso al presidio stesso. Circa 150 metri che sono certamente pochi e semplici da coprire per chi è in forma, ma un problema per chi ha invece qualche difficoltà negli spostamenti a piedi. Di seguito, sul tema, la segnalazione di Maria Teresa Marcon dell’Associazione Thais (per lettere, segnalazioni, foto e video scrivere a redazionecomozero@gmail.com o al whatsapp 335.8366795 o alla nostra pagina facebook).
Buonasera,
vi scrivo per rinnovare l’attenzione sulle difficoltà che esistono all’uscita del parcheggio dell’Ospedale Sant’Anna di San Fermo.
Giusto lunedì scorso, dovendo andare al negozio di ortopedia, mi ci sono recata. Ho parcheggiato al piano 0 e, aiutandomi con la stampella, sono uscita.
Ultimamente, dati i postumi di un infortunio e per l’età che avanza, faccio parecchia fatica a camminare. Quei 150 metri tra l’uscita del parcheggio e l’entrata dell’ospedale per chi sta bene sono due passi, per me sono tanti e molto faticosi. Immagino per chi sta peggio di me.
Se almeno all’uscita del parcheggio ci fossero delle carrozzine a disposizione, naturalmente a gettone, sarebbe un bell’aiuto. Anche perché quelle nell’atrio dell’ospedale sono troppo lontane e non possono essere spinte in maniera autonoma.
Una golf car sarebbe addirittura il massimo e non capisco perché la direzione dell’ospedale sia così refrattaria all’adozione di un simile ausilio. Altri ospedali in regione ne sono dotati: Bergamo ad esempio e l’Humanitas.
VI ringrazio per l’attenzione e porgo cordiali saluti
Maria Teresa Marcon / associazione Thais