Spiragli di futuro (e contributo economico) per “salvare”, o almeno rilanciare, la scuola dell’infanzia paritaria di Civiglio, che – come si legge dai documenti del Comune di Como – “ha anche una funzione di surroga dell’intervento pubblico poiché nella zona decentrata di Civiglio non ci sono scuole d’Infanzia statali”.
Ora arriva una buona notizia, che origina nella richiesta datata 7 novembre scorso con cui la presidente della Scuola dell’Infanzia “Giuseppe Bernasconi” ha chiesto l’erogazione di un contributo straordinario, allegando il bilancio ed “evidenziando l’impegno profuso per far fronte alla situazione Covid19, con grande responsabilità e per dare maggiore sicurezza ai bambini e al personale”.
Peraltro, nello stesso documento veniva sottolineato come nell’anno scolastico in corso su 18 alunni iscritti, solo 12 frequentano “poiché il peggioramento epidemiologico in questi ultimi mesi ha scoraggiato alcune famiglie che, nel timore di contagio, hanno rinviato la frequenza al prossimo anno”.
Nonostante questo, al fine di permettere lo svolgimento delle lezioni in sicurezza, nel rispetto delle disposizioni ministeriali contro la diffusione del virus, la scuola si è vista costretta ad integrare l’organico di un’unità. E a chiudere il cerchio, per tamponare l’evidente situazione di emergenza, quest’anno le rette mensili sono state aumentate di 40 euro, passando da 185 euro a 225.
Alla fine, dunque, Palazzo Cernezzi si è convito e ha concesso un contributo straordinario di 5mila euro.
Per le seguenti motivazioni, testuali:
- l’erogazione del contributo è operata nel rispetto dei vincoli legislativi;
- il contributo determina vantaggio per la collettività sotto due profili, il primo in quanto, in mancanza di questa entrata, la scuola dovrebbe necessariamente far leva sulle rette, vanificando il contenimento degli aumenti allo stato disposti, il secondo perché il contributo è volto a mantenere l’operatività della scuola, unica presente nella frazione;
- la scuola infatti richiede il contributo quale aiuto per superare l’attuale momento di difficoltà, anche in relazione all’emergenza epidemiologica, esprimendo la volontà e l’impegno di proseguire con la propria offerta formativa sul territorio;
- la scuola insiste in un territorio di grande espansione e conseguentemente sussiste l’interesse pubblico di assicurare i servizi, anche attraverso il presente atto;
- la scuola ha motivato la richiesta di contributo, tra l’altro, con riferimento sia alla necessità di far fronte alle spese straordinarie sia ai minori introiti registrati a causa della pandemia.