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Intercultura Como cerca famiglie pronte a ospitare studenti da tutto il mondo. Il 17 e 18 giugno lo stand a Rebbio in Festa

I volontari di Intercultura stanno ricercando e selezionando le famiglie interessate ad accogliere un ragazzo o una ragazza di un altro Paese, e per illustrare progetti e iniziative saranno presenti sabato 17 e domenica 18 giugno dalle 17:00 alle 21:00 a Rebbio in Festa, in via Lissi 11, con uno stand informativo per dare tutte le informazioni sul programma di ospitalità, rispondendo alle domande delle famiglie interessate a candidarsi. Un’esperienza per nulla astratta ma fatta di concrete esperienze di vita. E per dimostrarlo raccontano la storia di Katarina, una studentessa che si trova a Como aderendo a un programma di scambio di Intercultura.

Katrina, dalla Serbia in Italia con Intercultura

Katarina è serba e da qualche mese vive a Como grazie al programma di scambio di Intercultura. Abita con una mamma ospitante, due gatti e un cane in quella che sarà la sua casa fino alla fine dell’anno scolastico. Con la sua famiglia italiana Katarina ha già imparato a esprimersi in un buon italiano e ad adattarsi allo stile di vita italiano, a partire dalla cena da consumare tutti insieme per raccontarsi com’è andata la giornata, un aspetto così nuovo e da lei molto apprezzato. Inoltre, al Setificio – I.S.I.S. Paolo Carcano di Como dove studia, Katrina si è già creata il suo cerchio di amicizie con i nuovi compagni italiani, ottenendo ottimi risultati.

Katrina ci racconta così dei suoi primi mesi in Italia: “Ogni tanto con mia mamma ospitante facciamo le gite (andiamo a teatro, al cinema e ai musei). Vivo solo con lei in casa ed è molto bello, perché chiacchierare con lei mi fa sempre piacere! Dopo sette mesi mi sento proprio come a casa. Questa esperienza mi ha dato una bella idea: diventare una famiglia ospitante! Infatti, l’anno prossimo anche io e la famiglia in Serbia ospiteremo, così io e i miei genitori impareremo qualcosa di un’altra cultura”. Come lei, altri 600 circa studenti adolescenti di 60 Paesi di tutto il mondo stanno trascorrendo 2, 3, 6 mesi o un intero anno scolastico accolti da una famiglia come dei veri e propri figli e inseriti in una scuola di una delle 158 città italiane dove Intercultura è presente con i suoi volontari. La fine di quest’anno scolastico si avvicina a grandi passi e quindi occorre programmare già da ora l’arrivo degli oltre 400 giovani che giungeranno in Italia già il prossimo settembre.

I ragazzi attualmente ospitati nel Centro locale di Como

È un’esperienza impegnativa quella dell’ospitalità, certo, ma che dà tantissime soddisfazioni a tutti i membri della famiglia: dai genitori ai figli di ogni età. Tant’è che 3 italiani su 10 si dicono disponibili a vivere un’esperienza interculturale internazionale, accogliendo nella propria casa uno studente straniero (fonte: indagine Ipsos su 997 italiani, promossa da Intercultura – giugno 2022). Le motivazioni principali che spingerebbero una famiglia ad ospitare sottendono un forte desiderio di apertura: per il 40% perché è un momento di confronto e scambio culturale, per il 16% per far vivere ai propri figli un’esperienza di scambio reciproco, per il 12% per migliorare la conoscenza di una lingua straniera, per l’11% perché l’esperienza di accoglienza potrebbe essere uno stimolo di crescita per i propri figli. Interessante la risposta del 15% degli intervistati che ravvisa la possibilità “patriottica” di far conoscere e diffondere la nostra cultura e tradizioni.

Studenti ospitati e volontari all’arrivo in Lombardia

Guidate e assistite dai volontari di Intercultura le famiglie hanno la possibilità di confrontarsi con stili di vita, mentalità e culture diverse regalandosi un viaggio senza muoversi da casa. L‘esperienza di accogliere in famiglia un adolescente proveniente da un altro Paese favorisce il dialogo e l’incontro tra culture e può rappresentare un valido antidoto alla chiusura fisica e mentale che la pandemia prima e la crisi internazionale ora stanno imponendo, a più livelli, nelle nostre vite. “Mettersi in gioco non è solo una questione da ragazzi – spiega Silvia Ballerini, Presidente del gruppo di volontari di Como – anche per una famiglia o una scuola aprire la propria porta a uno studente straniero significa confrontarsi con stili di vita, mentalità e culture diverse. La ricerca di un punto di incontro, mediato dal dialogo interculturale, ha un valore profondo e contribuisce al cambiamento della nostra società e alla crescita di nuove generazioni più aperte e internazionali”. Al momento la ricerca è attiva per accogliere gli studenti in arrivo per tre, sei, dieci mesi, da inizio settembre 2023.
Per chi fosse interessato ad accogliere uno studente straniero può richiedere maggiori informazioni alla responsabile dei programmi di ospitalità del Centro locale di Como, Irina Romani (348 784 0372) o inviare direttamente la candidatura della propria famiglia attraverso le pagine del sito: intercultura.it/famiglie.

Intercultura ODV è un’associazione di volontariato senza scopo di lucro fondata nel 1955. È presente in 158 città italiane e in oltre 60 Paesi di tutti i continenti. L’Associazione organizza e finanzia attraverso borse di studio programmi di mobilità scolastica internazionale, laboratori per le classi e corsi di formazione per docenti e dirigenti scolastici, che coinvolgono ogni anno migliaia di studenti, famiglie, scuole e volontari di tutto il mondo.

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