E’ proprio vero che il mondo della scuola nasconde – o forse non li cerchiamo abbastanza? – tesori inestimabili. Uno è sicuramente all’Istituto superiore Ezio Vanoni di Menaggio, ed è il dirigente scolastico Silvio Catalini. Il quale, in questo rush finale di iscrizioni alle secondarie di secondo grado, ha scritto una lunga lettera aperta alle famiglie e alla comunità.
Per dire cosa? Per offrire informazioni utili e amministrativo-didattiche sul proprio istituto, naturalmente. Ma, per finire su queste colonne, ovviamente, anche molto di più. Moltissimo di più.
Si coglie, infatti, nel testo del dirigente una dichiarazione d’amore molto più che banalmente protocollare o istituzionale per il proprio istituto, per il territorio di riferimento e soprattutto per il futuro degli studenti che a quella scuola vorranno affidarsi. Poi certo, c’è anche qualche bonaria e sincera autopromozione ma come invito a non cercare per forza altrove, a Como o in Valtellina, la risposta alla ricerca dell’istituto giusto. Un segnale lanciato, ancora una volta, non soltanto per fare “bottino di iscritti” ma soprattutto per valorizzare risorse, prospettive, opportunità non soltanto dell’istituto centrolariano ma di tutto il territorio di riferimento.
Di seguito, ampi stralci della lettera del dirigente (qui il testo integrale).
Scrivo per informare le famiglie delle classi terze che la scadenza per le iscrizioni alla Scuola Secondaria di Secondo grado è stata prorogata al 4 Febbraio 2022 […] Dalle verifiche che ho potuto fare noto una certa tendenza a preferire Istituti Secondari con sedi distanti, a Como, a Morbegno o comunque lontano. Nel rispetto della libertà di scelta di tutti mi permetto comunque di chiedere, a chi ancora non avesse compiuto la sua scelta, di tenere in considerazione l’Istituto Vanoni.
[…] Ci sono molti motivi che spingono le famiglie a scegliere altre scuole. Io vorrei di contro segnalarne qualcuno di buono per rimanere nel territorio. Ad esempio risparmiare ai vostri figli stress, stanchezza e dispendio di energie che derivano da ore di viaggio, in mezzi pubblici affollati, tutti i giorni per almeno cinque anni. Ragione per cui ci troviamo ogni anno a dover gestire il “riflusso” dei ragazzi che non ce la fanno ma con seri problemi di organico e di spazi che vengono invece calcolati in base alle iscrizioni di gennaio. Non è semplice accoglierli “poi”.
Un’altra questione importante è la tutela del territorio. Se consideriamo le Valli, il Porlezzese e il territorio di Menaggio, il Vanoni, con la sua offerta di numerosi indirizzi, è la “scuola del territorio”. Se iscriverete i vostri figli altrove la scuola perderà di peso specifico ma anche il territorio ne risentirà: si impoverirà. Perderà un presidio del diritto allo studio dei vostri figli: la forza di una scuola e la sua qualità stanno “anche” nel numero degli iscritti.
Una scuola a Menaggio offre meno opportunità? Sicuramente. Eludere, bigiare come dicono da queste parti, la scuola è meno facile, meno facile imboscarsi. Meno facile anche incappare in compagnie strane, tentazioni strane. Più facile controllare una scuola di 750 ragazzi (e controlliamo, state certi) che scuole di migliaia di iscritti che si mescolano a quelli di altre istituzioni.
Un Istituto Professionale a Porlezza, fortemente voluto dalla sua Amministrazione Comunale attentissima alla scuola, è il presidio ultimo della formazione dei vostri ragazzi. Ma è anche una importante opportunità per chi vuole inserirsi nel tessuto produttivo locale che vede in turismo, accoglienza e ristorazione i suoi punti di forza. Senza tener conto delle potenzialità offerte dalla vicina Svizzera con le sue località turistiche più rinomate. Io vengo da un entroterra problematico, mi sono ritrovato in una realtà di gente concreta: possibile che si perda di vista l’essenziale?
Per il resto posso dire che moltissime figure di spicco del mondo del lavoro, della politica, delle amministrazioni, della scuola, si sono formate al Vanoni. E’ una scuola con molte qualità e, come tutte le scuole della Provincia di Como, della Lombardia, d’Italia e di tutto il mondo, ha le sue criticità, punti deboli ma anche ottime qualità.
Concludo dicendo che il Ds del Vanoni (e del Comprensivo di Porlezza) “c’è”, è nel suo ufficio a fare il suo dovere, ogni giorno, ogni giorno accoglie e ascolta chi chiede di incontrarlo per parlare, proporre, confrontarsi. Qualora vogliate prendere in considerazione “la mia Scuola” sappiate che mi troverete lì, nel mio ufficio, in sala docenti, in giro per classi e laboratori. Tutti i miei ragazzi “sanno che faccia ho”, se mi incontrano mi salutano e io vivo questa cosa con gioia e riconoscenza. Al di là di tutto sono “i miei ragazzi”, i vostri figli, ed è importante quello che loro porteranno come bagaglio nella vita dopo questo pezzetto di viaggio insieme.
Chiedo scusa se sono stato intempestivo. Casomai fate finta di non aver letto nulla.
Cordialmente
DS Silvio Catalini