Sciopero della scuola, a Como, il prossimo venerdì 19 novembre.
“Per l’ennesima volta siamo rientrati a scuola e tutte le carenze strutturali del nostro sistema educativo si sono mostrate – dichiara Viola De Colombi, coordinatrice dell’Unione degli studenti di Como – scuole pericolanti, trasporti affollati e insufficienti, didattica nozionistica, diritto allo studio negato, sono solo alcuni dei motivi per il quale il 19 Novembre le studentesse e gli studenti si scenderanno in piazza a Como ed in tutto il paese”.
Ma le problematiche e le richieste dell’UDS di Como vanno ben oltre il tema del rientro: “Sono necessari investimenti per la scuola pubblica, – continua Michele Alberio, responsabile comunicazione di Uds Como – soprattutto in materia di trasporto pubblico che in tutta la provincia sta creando enormi disagi ostacolando il diritto allo studio di studentesse studenti comaschi.”
“A queste problematiche si aggiunge il tabù che esiste sul tema della salute mentale che ci impedisce di riconoscere i moltissimi livelli di disagio psicologico degli studenti e delle studentesse. – afferma Lucas Radice dell’ Unione degli Studenti Como – Non possiamo continuare a vivere in scuole e in una società iper performative , in cui siamo costantemente messi sotto pressione ed in cui siamo portati a competere tra di noi”.
“La situazione dell’edilizia scolastica nelle scuole del comasco è una problematica che spesso passa in secondo piano – afferma Isabella Farina dell’Unione degli Studenti Como – ma in molte scuole si riscontrano ancora gravi problemi strutturali; per cui chiediamo i giusti finanziamenti, atti ad un completo ammodernamento degli edifici scolastici.”
In piazza gli studenti non saranno soli: alle mobilitazioni parteciperanno anche diverse realtà del sociale, tra queste Priorità alla Scuola, Fridays For Future Como, We for the planet Network Como, Como Pride, Arci ed Arcigay.
Il corteo partirà da Piazza Vittoria alle ore 9:30 e si dirigerà verso i giardini del tempio Voltiano, qua verranno svolti, in sinergia con le realtà territoriali che partecipano al corteo, tre tavoli di dibattito: trasporto pubblico accessibile e gratuito, la reale accessibilità economica delle nostre scuole ed il bisogno di un’educazione inclusiva volta a tutelare la salute mentale degli studenti e delle studentesse.