Lunga intervista, questa mattina, del ministro all’Istruzione Lucia Azzolina su Radio Rai 1, proprio nel giorno delle manifestazioni previste in numerose città da parte degli studenti per il rientro a scuola, del ministro all’Istruzione Lucia Azzolina su Radio Rai 1.
Non sono mancati anche accenni polemici nelle parole del ministro.
“Nelle regioni a fascia gialla tutto è aperto tranne la scuola superiore e questo creerà profonde cicatrici, i ragazzi hanno bisogno di sfogare la loro socialità. Si fa l’errore di credere che la scuola non produca incassi – ha aggiunto – se io chiudo un negozio so purtroppo quanto ho perso, sulla scuola questo discorso non si fa ma i costi sono altissimi. Sono molto preoccupata, oggi la dad non può più funzionare, c’è un black out della socialità, i ragazzi sono arrabbiati, disorientati ed sono preoccupata per il deflagrare della dispersione scolastica”.
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Secondo il ministro “il rischio zero non esiste, ma non esiste in alcun ambito ma all’interno delle scuole il rischio è molto basso e lo testimoniano gli studi italiani ed europei. La scuola si è organizzata molto bene. Io ho fatto tutto quello che potevo fare, chiedo a tutti di trattare la scuola non in modo diverso di come si trattano le attività”.
Azzolina ha anche riepilogato le trattative con le Regioni per la riapertura delle scuole (inizialmente annunciata anche per la Lombardia al 50% da oggi stesso, con il successivo rinvio almeno fino al 24 gennaio prossimo).
“Da parte mia non vuole esserci polemica con le Regioni. Ma bisogna dire quelli che sono i fatti: volevamo riaprire le scuole il 9 dicembre, qualcuno ci disse no, ma le attività produttive sono partite. Il 23 dicembre si è stipulata un’intesa all’unanimità con le Regioni che hanno garantito che al 50% le scuole superiori sarebbero rientrate – ha detto . E’ partito un lavoro immane nei tavoli con i prefetti e sono stati previsti molti bus in più. A inizio gennaio molti presidenti di Regione hanno detto che erano addirittura pronti a far rientrare il 75% dei ragazzi in aula.
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“Ci sono regioni che hanno lavorato bene come la Toscana, noi al ministero abbiamo monitorato tutto, abbiamo fatto informative – ha aggiunto Azzolina – il lavoro fatto dai dirigenti scolastici è stato encomiabile. E’ difficile per gli studenti comprendere perché oggi non si riapre: hanno ragione, capisco le loro frustrazioni, la scuola è un diritto costituzionale se a me avessero tolto la scuola non sarei probabilmente qui”.
Guardando già alla maturità, il ministro ha rivelato che “abbiamo chiesto agli studenti di farci delle proposte: lo scorso anno ci hanno presentato proposte ragionevoli; una decisione la prenderemo a breve, i ragazzi a causa dell’incertezza assoluta per le date che slittano come la tela di Penelope, hanno bisogno di avere certezze che il ministero deve dare”.
“Capisco i ragazzi: il diritto all’istruzione è essenziale, sarei anch’io arrabbiata – ha concluso – Io ho il dovere di dire loro che il governo ha fatto tutto quello che doveva per il rientro a scuola. A maggio 2020 i medici mi scrivevano per chiedere di lasciare chiusa la scuola e così è stato, oggi ricevo lettere di tanti medici che mi chiedono di aprire le scuole: vedono le difficoltà dei loro figli. Ieri sera ho ricevuto la lettera di un anestesista”.
3 Commenti
Ma questa ci fa o ci è?? La DAD NON FUNZIONA IN BASE A QUALI DATI DA LEI POSSEDUTI?? NESSUNO OVVIAMENTE. SUA MAESTA MAZZOLINA HA DECISO CHE LA DAD NON FUNZIONA È COME DRACONE NON AMMETTE ALTRO.
MAZZOLINA HAI FATTO BUTTARE NEL CESSO 1.500.000.000,00 PER I BANCHI CON LE ROTELLE…. CHE FORSE TI SERVONO.. PER RAGIONARE.
LA GERMANIA HA CHIUSO TUTTE LE SCUOLE PERCHÉ HANNO FINALMENTE SCOPERTO CHE TENERLE APERTE PUÒ FAR DIVENTARE LA PANDEMIA INARRESTABILE… E LA MAZZOLINA CHE FA???
APRE.
QUESTA È REALMENTE DA……..
Meglio DAD che DEAD….
La DAD entrerà nelle nostre case e nella vita dei nostri ragazzi anche quando finirà l’emergenza. Sarà una delle tante innovazioni post-Covid. Non credo che si possano avere dubbi. Non sarà come ora l’unica forma di didattica ma si integrerà nelle metodologie di formazione in presenza molto più di quanto noi possiamo immaginare. È troppo comoda, è poco costosa, è sicuramente replicabile nel tempo (e chi studia e insegna sa quanto sia comoda questa caratteristica). Le aziende editoriali che operano nel mondo della scuola stanno investendo moltissimo sulla formazione a distanza. La formazione in azienda e quella professionale, e chi lavora lo sa, sono ormai orientate alla DAD. L’UniNettuno che solo l’anno scorso era considerata la migliore Università telematica ma non comparabile come preparazione agli Atenei tradizionali, adesso fa scuola. I suoi corsi sono un esempio da imitare.
Ho una grande considerazione per molti politici, anche di campo avverso, ma ho una scarsissima considerazione per quelli che si sono fatti strada nel Movimento 5Stelle. Non li ritengo capaci di cogliere le sfumature del progresso e delle trasformazioni della società (vedi le battaglie sui vaccini, sulla digitalizzazione, sulla TAV ecc.) se non in un gioco di quanto è “bello” e quanto è “brutto”. Il progresso non serve giudicarlo e non lo si può fermare. La storia insegna che chi si oppone al progresso, è sconfitto a priori. Combatte una battaglia su un terreno che non esiste più.
Tra i compiti della politica c’è quello di far sì che gli effetti del progresso diventino patrimonio di tutti e non di pochi. La Ministra Azzolina dovrebbe comprendere che la socializzazione esiste nelle scuole, nelle palestre, nei giardinetti ma anche ormai nelle piattaforme dei giochi on line, su teams, su zoom e sui post di ComoZero. Dobbiamo studiare nuove interazioni che rendano utili questi nuovi modi di socializzare e far si che tutti possano beneficiarne. Abbandonare il nuovo perché è “brutto”, è solo infantilismo politico.