Difficile che a Como qualcuno non conosca lo straordinario lavoro della Cooperativa SocioLario, attiva per offrire servizi e attività per persone con disabilità attraverso progetti di inclusione sociale del tutto innovativi, cooperazione internazionale per lo sviluppo di attività culturali (è attiva, per dire, anche in America Latina).
Ebbene tra le decine di progetti (tutti sotto l’egida del Presidente, Giorgio Allara e del suo grande team) c’è da raccontare il Gruppo del Verde, composto da Pia, Filippo, Amalia, Raffaella, Sabrina, Baldo, Lorenzo, Dario, Lanz, Demetrio e Antonio. “Lavoriamo suddivisi in tre giornate e siamo accompagnati da 3 educatrici Lara, Mila ed Alice”, spiegano in un approfondimento offerto da Sociolario sul sito della Coop (qui tutti i dettagli). Ve lo proponiamo per come è stato pubblicato perché c’è una Como splendida che deve essere raccontata:
PERCHÉ IL NOME “CURA DEL VERDE”?
Il nome è “cura del verde” perché siamo in un bel posto circondato dalle piante e da tanto verde. E ci piace che sia in ordine e accogliente.
CI RACCONTATE IN BREVE COSA SI FA IN QUESTA ATTIVITÀ?
Prima di tutto si annaffiano le piante perché senza acqua non cresce niente. Poi si strappano le erbacce per fare posto a ortaggi e fiori. Ci piace che oltre all’orto ci sia anche l’incanto dei fiori. Si semina e abbiamo imparato che possiamo farlo nei vasi, durante l’inverno e nel terreno, durante l’estate. Si fatica anche: si zappa, si vanga, si fa manutenzione e riordino delle attrezzature. Quest’anno poi c’è una novità: abbiamo in progetto di realizzare delle fioriere appese (avete presente il giardino verticale?) per abbellire l’ingresso della Cooperativa. Abbiamo una collaborazione in corso con il gruppo che il martedì è impegnato con l’attività “lavoro artigianale” (a breve vi raccontiamo anche questa attività!), che realizzerà i vasetti delle nostre fioriere!
AVETE COMPITI PRECISI?
Ognuno di noi ha provato tutti i compiti e poi si è specializzato nelle mansioni che gli interessavano di più. Abbiamo bisogno di sperimentare per capire bene cosa ci interessa e dove siamo più bravi! Filippo bagna con l’annaffiatoio le piante all’ingresso, Antonio usa lo spruzzino per lucidare le foglie, Sabrina è molto brava a togliere le erbacce dall’orto, Stefano e Agnese sono bravissimi a intrattenere gli ortaggi cantando!
MA ADESSO CHE ARRIVA L’INVERNO COSA PIANTERETE?
Ci sono tantissime verdure in questa stagione! Pronti? Porri, finocchi, sedano, verze, cavolo cappuccio, coste, insalata, radicchio, broccolo romanesco, cavolfiori. Vi bastano?
COME USATE LE VERDURE CHE RACCOGLIETE?
Sono usate durante il laboratorio di cucina. Spesso le facciamo assaggiare ai nostri colleghi durante il pranzo. E occasionalmente le proponiamo alle nostre famiglie. Sono sempre molto gradite!
A PROPOSITO, ABBIAMO SENTITO MOLTO PARLARE DELLE VOSTRE CIPOLLE. SONO FAMOSE VERO?
Effettivamente abbiamo avuto un grandioso raccolto di cipolle belle e succose. Le stiamo proponendo a chi è interessato: cipolle di tropea, cipolle bianche, cipolle dorate. Un po’ sono cresciute dalle piantine e un po’ dalle cipolle piccoline. In entrambi i modi abbiamo avuto degli ottimi risultati!
L’ESPERIENZA DI LIA
CIAO LIA, CHE TIPO DI ESPERIENZA LAVORATIVA HAI FATTO E QUANTO È DURATA?
Ho lavorato come aiuto chef all’Acli Chef a Camerlata per 3 anni un po’ di anni fa.
QUALI MANSIONI HAI SVOLTO?
All’inizio mi hanno insegnato ad accendere i fornelli e a preparare alcune ricette. Poi, una volta presa confidenza, aiutavo a preparare i pasti per la mensa degli chef e per le scuole: ad esempio cucinavo la pasta con il sugo oppure tagliavo le verdure. Ho anche imparato a conservare gli alimenti per il giorno dopo così da organizzare meglio il lavoro.
CHE COSA TI È PIACIUTO DELL’ESPERIENZA?
Imparare a cucinare da sola è stato molto gratificante e mi è servito per iniziare a preparami i pasti a casa in autonomia. È stata anche una soddisfazione mangiare in mensa i pasti che ho preparato io.
COME È STATO RAPPORTARTI CON PERSONE ESTERNE AL CENTRO?
È stato bello lavorare in compagnia dei cuochi, mi hanno fatto subito sentire parte della brigata. Alla fine mi hanno pure fatto un regalo per salutarmi!
QUALE LAVORO TI PIACEREBBE FARE IN FUTURO?
Mi piacerebbe tornare a fare la chef per una mensa, anche perché nel tempo ho imparato nuove ricette.
L’ESPERIENZA DI ANDREA
CIAO ANDREA, CHE TIPO DI ESPERIENZA LAVORATIVA HAI FATTO E QUANTO È DURATA?
Ho lavorato come magazziniere alla Cami per 3 mesi.
QUANTI ANNI AVEVI?
È un’esperienza recentissima, infatti è stato quest’anno che ho 22anni.
QUALI MANSIONI HAI SVOLTO?
Per prima cosa mi hanno chiesto di aiutarli a pulire il magazzino buttando via i vecchi cartoni. Per la maggior parte del tempo ho imballato le merci e preso le misure delle scatole così che il mio tutor Roberto preparava le bolle e io le attaccavo sui pacchi pronti per la spedizione. Inoltre sistemavo le merci nuove sugli scaffali e le spostavo con il montacarichi.
CHE COSA TI È PIACIUTO DELL’ESPERIENZA?
È stato entusiasmante perché era la mia prima esperienza nel mondo del lavoro. Mi sono sentito molto utile e mi è piaciuto imparare delle mansioni nuove, in particolare ad usare il montacarichi.
COME È STATO RAPPORTARTI CON PERSONE ESTERNE AL CENTRO?
Ho conosciuto Roberto a cui dovevo dire tutto quello che facevo durante la giornata e poi Domenico che mi ha affiancato nel lavoro in magazzino. Domenico l’ultimo giorno era triste che finissi il tirocinio perché abbiamo lavorato molto bene in squadra. Facevamo anche una pausa per bere il caffè e scambiarci quattro chiacchiere, questo al Centro non succede mai!
QUALE LAVORO TI PIACEREBBE FARE IN FUTURO?
Mi piacerebbe fare lo stesso lavoro in una ditta più grande e vorrei avere più mansioni.