A cavallo fra la vita e la morte c’è l’immenso amore di Gennaro e Annamaria. Lui, assistente capo del corpo di polizia penitenziaria del Bassone di Como, lei, cassiera in un supermercato.
Una coppia come tante, una vita fatta di splendida normalità, non fosse che Gennaro si ammala gravemente nel 2014, la diagnosi è terribile: tumore al polmone.
Gennaro non è una persona che si arrende e combatte a fianco di Annamaria per quanto può. Purtroppo, nel 2015, la situazione si aggrava: Gennaro il 15 marzo di quest’anno si spegne.
“Negli ultimi tempi – racconta Annamaria – mio marito faceva terapie di supporto per alleviare i dolori. Quei dolori terribili che non potevano andare via ma solo passare per poco tempo”.
Le terapie di supporto devono essere fatte su lettini speciali e, a volte, per un problema di sovraffollamento dei pazienti, gli spazi non bastano. Per questo motivo capita che le cure palliative vengano somministrate sulle poltrone da chemioterapia.
“Erano poltrone un po’ malconce – racconta ancora Annamaria – tanto che ad alcune mancava persino il supporto finale per appoggiare i piedi. Mio marito era solito ripetere: ‘sia che io sopravviva, sia che io muoia, devi pensarci tu a comprare una poltrona come si deve‘”.
La poltrona è arrivata.
Purtroppo Gennaro non ha potuto utilizzarla: i soldi necessari all’acquisto sono arrivati grazie a una colletta dei colleghi, (“una famiglia” per Gennaro e Annamaria).
La poltrona è arrivata ma troppo tardi e non è colpa di nessuno. Però servirà a tutti: verrà consegnata al sesto piano dell’ospedale Valduce, dove Gennaro faceva le sue cure, domani (11 giugno 2018).
“Sulla poltrona – continua Annamaria – ho deciso di mettere una targhetta, in ricordo di mio marito ma anche per onorare i suoi colleghi, senza i quali non sarebbe stato possibile comperarla. Ah sì, quasi dimenticavo: la poltrona è azzurra. Azzurra Napoli, visto che Gennaro era una grandissimo tifoso della squadra celeste”.
EDIT, la poltrona è arrivata:
Annamaria e una poltrona azzurro Napoli. L’amore vero che ora culla tutti, al Valduce
2 Commenti
Mi onoro di aver conosciuto lo splendido Gennaro. Lo porterò’ sempre nei miei ricordi
bellissima storia che gonfia il cuore con tanto amore. Ma anche con tanta rabbia impotente di fronte alla constatazione che in questa Italia sprecona e piena di furbi, un Ente prestigioso come l’Ospedale Valduce non trovi i capitali necessari ad un ben piccolo investimento. Grazie Annamaria e ai colleghi di Gennaro esempi di un volontariato che non urla, e dovrebbe, che non scende in piazza, e dovrebbe, che non partecipa a inutili e fastidiosi talk show, per chiedere quello che spetta di minimo e di diritto ai malati. Lo Stato è ormai un qualcosa che serve solo a drenare tasse e sprecare tutto quanto viene versato.