“Se devo trovare una definizione per questo progetto, lo definirei un ospedale da campo della cultura. Mi auguro sparisca presto perché significherebbe che l’emergenza è finita ma, nel frattempo, può essere d’aiuto”.
Con queste parole ieri, nel corso di una video conferenza stampa in cui la passione e il calore hanno superato la freddezza degli schermi, il presidente della Cooperativa AttivaMente Jacopo Boschini, insiema alla sua collega Valerie Moretti, hanno presentato il progetto Cultur&Shock.
“Abbiamo escluso fin da subito di proporre contenuti tanto per riempire i social – ha aggiunto Valerie – era necessario trovare un senso, non dare la sensazione di frugare nel cestone del mercato ‘Tutto a 1€’ e così mi è tornata in mente la mia tesi di specialità sullo Shock Culturale, quell’altalena di stati d’animo che si prova quando ci si stabilisce all’estero, in una cultura differente dalla nostra”.
Nuovi ritmi di vita, nuovi orari, assenza di punti di riferimento culturali e sociali: in pratica quello che stiamo vivendo tutti noi in questo periodo di isolamento forzato.
“E’ come una sorta di montagne russe: c’è stato lo shock iniziale dato dalla chiusura e la conseguente confusione. Poi subentra una sorta di luna di miele in cui, tutto sommato, il nuovo stile di vita ci piace parecchio, poi un momento di crisi per la mancanza di punti di riferimento familiari e infine l’adattamento – spiega – e ci sarà un dopo, le sensazioni che verranno quando tutto sarà finito ma noi saremo, inevitabilmente diversi”.
Ed ecco allora l’idea di mettere a disposizione uno spazio virtuale per offrire strumenti utili ad affrontare questo saliscendi emotivo che sta travolgendo un po’ tutti: “Abbiamo creato un sito, culturandshock.it, che riempiremo man mano di contenuti – spiega Jacopo – qui chi vorrà potrà trovare appuntamenti fissi, per tornare a scandire il senso del tempo (riflessioni e spunti per dare il buongiorno, le fiabe virali di Erika Renai e Lucrezia al pomeriggio e la musica suggerita dal jazzista Marco Bianchi la sera), appuntamenti con il Parent Training, il gruppo di autoaiuto dedicato ai genitori ,ma anche progetti in divenire come il corso di teatro di Filippo Prina o la danzaterapia di Veronica Di Francesco. E poi il Ripostiglio, uno spazio gratuito di ascolto e counseling in cui ‘depositare’ per un po’ le proprie emozioni e ragionare sul dopo”.
QUI: Cultur&Shock
E a sostegno, nello specifico, dei genitori che si trovano a dover trovare l’equilibrio giusto per sostenere i propri figli, l’Associazione la Stanza Blu mette a disposizione uno sportello di sostegno psicologico e psicopedagogico gratuito.
Non per tutti, infatti, questi giorni di isolamento e convivenza, sono giorni di serenità, torte cucinate insieme e piacere di ritrovarsi: “Sappiamo come le condizioni di conflitti pregressi possano esacerbare una convivenza totale e forzata e come i bambini e gli adolescenti possano mettere in atto reazioni difficili da affrontare in un modo il più possibile costruttivo”, spiega l’Associazione.
Lo sportello è a disposizione anche dei neogenitori, che possono trovarsi spaesati e soli, o di chi ha subito un lutto familiare che può essere difficile gestire in questo momento così complicato.
Chi fosse interessato può contattare l’Associazione La Stanza Blu al numero 391 1771414 o alla mail info@lastanzablu.com (sarete ricontattati entro 24 ore per fissare un appuntamento).