Ritrovare il piacere di prendersi cura di sé anche durante un percorso di cura difficile. È questo il cuore della nuova convenzione siglata tra Confartigianato Imprese Como, Cna Lombardia Nord Ovest e l’Ospedale Valduce, un progetto che unisce competenze artigiane e sensibilità umana per offrire un servizio gratuito di estetica oncologica ai pazienti del reparto di Oncologia.
L’iniziativa, che prenderà avvio il 20 ottobre 2025 e proseguirà fino a luglio 2026 con appuntamenti mensili, prevede la presenza di estetiste qualificate, formate in estetica oncologica, che offriranno trattamenti dedicati all’interno di uno spazio messo a disposizione dalla Direzione sanitaria del Valduce. L’obiettivo è semplice ma profondo: donare accoglienza, sollievo e un momento di benessere alle persone che affrontano la malattia.
“Mettere a disposizione il nostro sapere artigiano”
Il progetto nasce grazie alla collaborazione del professor Mauro Turrini, della dottoressa Maria Duro, della caposala Antonella Banfi e di Anna Castelli, presidente dell’associazione “Noi Sempre Donne”, da anni impegnata al fianco delle donne che vivono l’esperienza oncologica.
“Quella che presentiamo oggi è un’iniziativa un po’ diversa rispetto alle nostre attività abituali – spiega Roberto Galli, Presidente provinciale di Confartigianato Imprese Como – ma non per questo meno importante. Crediamo che anche il nostro sapere artigiano possa essere messo a disposizione di un progetto con un grande valore sociale. In momenti di fragilità come questi, un gesto di cura, un massaggio, una sistemata alle mani o ai capelli, può davvero fare la differenza”.
Sulla stessa linea anche Pasquale Diodato, presidente di Cna Lombardia Nord Ovest, che sottolinea il valore della collaborazione tra le due associazioni: “Questo progetto dimostra che, quando si lavora insieme, i risultati arrivano. Promuovere le nostre categorie ha senso solo se lo facciamo uniti: insieme siamo più forti”.
Il cuore dell’artigianato al servizio della cura
Protagoniste dell’iniziativa sono Mariangela Rubino, presidente del Consiglio Regionale Estetica di Confartigianato, e Maria Cristina Meroni, presidente del settore Estetica di Cna Lombardia Nord Ovest, che da tempo collaborano per promuovere l’estetica oncologica come forma di sostegno concreto.
“Crediamo fortemente in questo progetto – dichiara Mariangela Rubino – perché siamo convinti che il lavoro dell’estetista, in particolare in ambito oncologico, vada oltre la cura del corpo. È un prendersi cura della persona nella sua interezza, restituendo fiducia nei momenti più delicati. Le estetiste coinvolte hanno seguito una formazione specifica per garantire trattamenti sicuri e realmente utili. Ringraziamo l’Ospedale Valduce per aver accolto la nostra proposta e la scuola Cias, che ha sempre creduto in noi”.
Un messaggio condiviso da Maria Cristina Meroni, che aggiunge: “L’oncoestetica è una figura sempre più importante. Grazie ai progressi della medicina, molte persone sopravvivono al tumore, ma hanno bisogno di continuare a riconoscersi, a sentirsi se stesse. Cna ha già formato dodici estetiste oncologiche con il contributo della Camera di Commercio di Como-Lecco. Oggi questa nuova iniziativa al Valduce rappresenta la naturale prosecuzione di quel percorso: un modo per restituire alla comunità, con professionalità e cuore”.
La bellezza come forma di cura
A raccontare il valore profondo del progetto è anche Anna Castelli, presidente dell’associazione “Noi Sempre Donne”: “Quando una donna in terapia si guarda allo specchio, spesso non si riconosce più. Ritrovare un gesto di cura, un’attenzione alla propria immagine, significa anche ritrovare forza e speranza. Portare nel reparto di oncologia estetiste formate in estetica oncologica vuol dire regalare alle pazienti un momento di respiro e di normalità. È un modo concreto per dire: non sei sola”.
La convenzione tra Confartigianato, Cna e Ospedale Valduce diventa così un modello virtuoso di collaborazione tra istituzioni, associazioni di categoria e professionisti che uniscono le forze per promuovere non solo la salute fisica, ma anche il benessere complessivo della persona.
Un progetto che, come sottolinea Rubino, racchiude l’essenza stessa dell’artigianato: “trasformare competenza e passione in un servizio che mette al centro la persona e i suoi bisogni”.