Difficili che non tocchino qualche corda emotiva anche in chi non ha mai seguito il volley, le righe di commosso saluto che il presidente del Pool Libertas Cantù ha rivolto oggi al suo storico “capitano indiscusso” Dario Monguzzi, 40 anni a luglio, che ha annunciato l’addio alla pallavolo a fine stagione. E’, infatti, un piccolo tributo all’atleta ma ancor prima all’uomo quello che Ambrogio Molteni ha voluto dedicare al “faro” della squadra per tanti anni, che ora chiude una carriera lunghissima, iniziata tra le fila delle giovanili dell’Asystel Milano nel 1998, e terminata con 19 stagioni consecutive con la maglia del Pool Libertas Cantù tra la seconda e la terza categoria nazionale. In mezzo, risultati storici: dalla prima storica promozione dalla Serie B alla Serie A2 alla cavalcata che portò fino alla Finale Play Off Promozione fino alla difficile stagione a porte chiuse in piena era Covid-19.
Era stato proprio Monguzzi, 24 ore prima, ad annunciare il saluto con queste parole:
Purtroppo ci siamo.
Ho sempre immaginato lontano questo momento, sapendo in cuor mio che comunque prima o poi sarebbe arrivato, anche se la vera domanda a cui non sapevo dare risposta era come sarebbe stato e come mi sarei sentito in quel momento.
Per quanto fisicamente mi senta abbastanza bene, non è più possibile continuare a rimandare questa decisione consumando la frase “gioco ancora un anno e poi basta”.
Il tempo e le priorità cambiano per tutti ad un certo punto della vita.
Avevo 21 anni quando ho varcato per la prima volta la porta del palazzetto Parini a Cantù. Da quel momento, l’unico mio desiderio è stato quello di arrivare in serie A e diventare un giocatore di categoria.
Oggi, a 40 anni, dopo 19 stagioni con addosso questa maglia, posso smettere di giocare a pallavolo felice, consapevole di aver realizzato quello che mi ero prefissato.
Sarò sempre grato a questa società, al Presidente Molteni che ha creduto in me, agli allenatori che mi hanno fatto crescere come atleta e come persona, facendomi coronare quel sogno.
Ripenso a tutto quello che ho vissuto: gioie e dolori, promozioni, retrocessione, Play Off, Play Out, anni di Serie B e anni di Serie A.
Penso a tutti coloro che in qualche modo sono entrati nella mia vita perché compagni di squadra, staff medico, dirigenti, collaboratori e volontari, che hanno contribuito nel mio percorso di crescita. Spero di essere riuscito a trasmettere il mio senso di appartenenza e aver restituito almeno una parte di tutto quello che ho ricevuto.
Ringrazio i tifosi che ci hanno sempre sostenuto e fatto sentire importanti.
Grazie alla mia famiglia, a mio papà che è sempre stato il mio primo tifoso fin da quando ero bambino, mia mamma, mia sorella e la mia compagna Donatella, che sono sempre stati di supporto e conforto anche nei momenti difficili.
Grazie a mio figlio Pietro che, anche se ancora piccolo, ha sempre inconsciamente avuto la pazienza di aspettare un papà
impegnato da un “lavoro particolare”.
Senza di voi tutto questo non sarebbe stato possibile.Grazie davvero con tutto il cuore!
Ci vediamo al palazzetto per festeggiare risultati ancora più grandi!
Un abbraccio e sempre forza Cantù!
Dario
E oggi, come detto, le parole altrettanto toccanti del presidente Ambrogio Molteni:
Circa un mese fa al termine di un allenamento Dario mi ha chiesto di sedermi perché mi doveva dire una cosa.
Fra me e me non pensavo che mi avrebbe detto che questa sarebbe stata la sua ultima stagione perché lui è ancora in perfetta forma e nostro titolare nel sestetto base.Invece era proprio quello che voleva: dirmi che dopo 19 anni con noi (quante battaglie e quante gioie, e anche qualche delusione) era giunta l’ora di appendere le scarpe al chiodo e di terminare ancora in perfetta forma la sua carriera pallavolistica.
Dario aveva iniziato con noi nell’ormai lontano 2005 arrivando dall’Asystel Milano, che in quegli anni aveva avuto problemi, dopo aver vinto un Campionato Europeo Juniores.
Fino al 2011 è stato con noi in Serie B1, quando vincemmo la categoria e passammo in Serie A2. Purtroppo siamo subito retrocessi, ma abbiamo vissuto insieme la pronta ed immediata risalita nel 2013, per poi vivere 11 anni ancora in Serie A2, la seconda categoria assoluta di volley maschile.
Dopo la partenza di Ubi Gerosa, dal 2017, per ben 7 anni è stato il nostro Capitano indiscusso per il carisma e la saggezza nei suoi comportamenti (mai preso un cartellino giallo né una squalifica).
E’ sicuramente una bellissima storia di un atleta, un uomo che ora lascia in tutti noi un grandissimo vuoto, e sapere che domenica sarà tra le sue ultime partite con la nostra maglia ci rattrista alquanto perché è come perdere un faro di riferimento costante in un mare oggi sempre più mosso.
In bocca al lupo Dario!
Ambrogio Molteni