Lo stop improvviso imposto a tutto lo sport di contatto dilettantistico, ieri, dall’ultima ordinanza di Regione Lombardia è piovuta su tutto il movimento come una tegola pesantissima. E dopo una stagione 2019-2020 che per molti atleti e molte società si era già inevitabilmente trasformata in un calvario per l’impatto del primo lockdown, ora il nuovo blocco delle partite e di buona parte degli allenamenti rischia di avere un impatto dello stesso tenore se non peggiore.
Ed è per questo motivo che alcune società comasche hanno espresso l’enorme disappunto per la svolta radicale di poche ore fa. Un esempio per tutti viene dall’Us Tavernola che ha affidato ai propri canali social un comunicato durissimo. Lo riportiamo integralmente di seguito.
Come ASD che da 47 anni lavora sul territorio e sui suoi giovani siamo basiti nel dover osservare impotenti una generazione di giovani sportivi abbandonata a se stessa.
Sarebbe stato possibile quanto meno far svolgere attività di solo allenamento a ragazze e ragazzi per mantenere i legami sociali. Invece ragazzi e associazioni cancellate con un nuovo emendamento serale.
Toglierli dal nostro centro e dalla nostra palestra vuol dire spedirli al parco o in giro in gruppi come in primavera, senza nessun controllo, senza nessun PROTOCOLLO. PROTOCOLLO che ci è costato tempo, impegno, lavoro. PROTOCOLLO in cui credevamo e che ci ha portati ad avere 0 CONTAGIATI DAL 29 GIUGNO AD OGGI.
Noi ci dissociamo completamente!!!
Il CD dell’Us Tavernola.
Un commento
L’ordinanza non vieta di proseguire gli allenamenti senza contatti. Quindi corsa, passaggi e perfino tiri in porta non sono affatto vietati. Ovviamente, tutto nel rispetto del protocollo.