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Il comasco Chituru Ali secondo sui 100 metri agli Europei: impresa storica, Albate e la città in festa

Un comasco medaglia d’argento agli Europei di atletica nella gara dei 100 metri. Non è un sogno ma la straordinaria impresa compiuta sabato sera allo stadio olimpico di Roma da Chituru Ali (pronuncia “Citru”), classe 1999, gigante di un metro e 98 per 100 chili, giunto al traguardo soltanto dietro Marcel Jacobs (10.02), il fuoriclasse italiano arrivato primo.

Insomma, una doppietta azzurra da sogno e addirittura un capolavoro indimenticabile per l’atleta comasco, che con il tempo di 10.05, oltre a prendersi la medaglia d’argento agli europei, è diventato il quarto italiano più veloce di sempre.

Chituru Ali ha mamma nigeriana e papà ghanese, ed è cresciuto a Como nel quartiere di Albate, affidato alla famiglia formata da Anna e Vittorio Mottin. Da piccolo aveva anche giocato a calcio, ma una serie di infortuni legati anche all’aumento di statura lo hanno convinto a passare all’atletica. Tanti anni di gare e sacrifici, tra doti evidenti, exploit e periodi difficili, fino ai 100 metri di ieri sera che lo consegnano alla storia e riempiono d’orgoglio tutta Como.

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24 Commenti

  1. Che meraviglia lo sport fatto così.tenacia ,orgoglio e volontà e sacrifici .questo è il risultato .sarai in cima alle vette .complimenti e nn ti fermare mai davanti a nulla.

  2. Quelli che cementificavano la città e nulla o scarsa manutenzione scuole e luoghi cittadini e nessun antincendio creato non vengono ricordatii? l passato va ricordato… 40 anni di coma e si critica l’attualità e basta?

  3. Bravissimo!
    Grande dedizione, gran fisico e grande storia. Ed è solo l’inizio: avanti così! Siamo con te.

    Una soddisfazione ed un’emozione.
    Per quanti di noi lo hanno visto piccolino per le strade del quartiere, hanno un sapore speciale.

  4. Complimenti ad Ali il vero protagonista di questa finale.

    A quando la premiazione del Sindaco con la sua bella fascia tricolore e discorso di circostanza del tipo….”Ali l’ho cresciuto io, il merito è tutto mio” non vedo l’ora!

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