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In provincia di Como c’è una piccola ghost town piena di fascino: la storia del borgo sul lago

Siete mai stati nella ghost town del Lago di Como? Questa è la storia di un paese comasco che si può definire ‘fantasma’. Nascosto tra le montagne del Lago Ceresio, ai piedi della Valle Intelvi, si annida questo luogo magico e soprattutto nascosto che non tutti conoscono. Stiamo parlando di Santa Margherita, frazione del Comune di Valsolda che, a oggi, è visitabile solo via lago, dopo che l’unico sentiero che portava alle piccole vie del borgo è crollato molti anni fa.

A inizio dicembre 2022, Maurizio Moro, celebre fotografo comasco nonché esperto camminatore, ha visitato il borgo partendo dalla Valle Intelvi per raccontarlo attraverso delle meravigliose cartoline.

Come è andata la tua avventura?

Ci tengo innanzitutto a sottolineare che è un trekking da non fare, non c’è un sentiero segnato ed è molto pericoloso. Io l’ho provato solamente perché sono un camminatore molto esperto ed ero conscio dei pericoli a cui andavo incontro. Si tratta di un percorso di 4.000 gradini di pietra, a fianco della funicolare dismessa di Lanzo, da fare con molta cautela e con una buona preparazione fisica in quanto si deve superare al ritorno un dislivello di circa 700 metri. Alcuni punti sono franati, i gradini sono a volte sconnessi e traballanti, coperti di foglie e scivolosi con diversi rami e alberi di traverso da scavalcare e inoltre sono molto ripidi.

Cosa hai trovato una volta arrivato a Santa Margherita?

È rimasta una chiesa, poi ci sono un paio di fontane e due case. Una volta c’era un sentiero di 5/6 km che da Osteno portava alla frazione. Oggi è crollato in diversi punti e quindi il borgo è raggiungibile solo dal lago. Santa Margherita si anima solo una volta all’anno a luglio con la festa organizzata dalla Pro Loco di Valsolda. Nel 17esimo secolo veniva utilizzato come lazzaretto. Poi dal 1910 al 1977 è stato raggiungibile attraverso la funicolare da Lanzo e il borgo veniva molto frequentato. Una volta era una meta turistica abbastanza frequentata dai turisti con le barche. Con il tempo è stata abbandonata, anche se so di una famiglia tedesca che passa un mese all’anno a Santa Margherita.

Cosa si prova tra quelle vie rimaste ferme nel tempo?

Si respira un’atmosfera particolare perché da un lato vedi lo stupendo panorama del lago di Lugano, ma dall’altra parte sei completamente solo. È un posto assolutamente surreale.

Invece sul ripristino della funicolare Lanzo – Santa Margherita cosa ne pensi? Non c’è il rischio di rovinare un posto così magico?

Non credo, anzi, al contrario, penso proprio che sarebbe un’ottima idea poiché farebbe tornare alla vita il paese. Il ripristino dell’impianto sarebbe veramente fondamentale per avere sul nostro territorio un’altra perla meravigliosa visitabile da tutti.

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8 Commenti

  1. Sono pronipote di Antonio Fogazzaro e nipote di Giuseppe Roi, quindi molto legato affettivamente al Lago di Lugano, il Ceresio, a Oria, Valsolda, San Mamete, Lanzo e tutti quei luoghi dove andavo da giovane. Sarò lieto di seguire l’iter del ripristino della funicolare e le notizie di Comozero

  2. Di riattivare la Funicolare se ne parla da molto. Lo scorso anno è stato presentato un progetto da 9 milioni di euro, metà circa regionali ed il resto devono essere investiti da privati. Sarebbe un’occasione fantastica per far decollare nuovamente il territorio lanzese ma (usando una metafora) con 9 milioni forse siamo fuori dai binari

  3. Mi ricordo il panorama dal belvedere di Lanzo e dove partiva la funivia. Di sera un fascio di luce attraversava il lago segnando il confine!

  4. Ricordo molto bene le gite in funicolare quando da bambino negli anni 60 andavo in villeggiatura a Lanzo. Lasciarla andare in questo miserevole stato è stato un peccato mortale. Purtroppo è uno dei tanti pessimi esempi del nostro (turisticamente) meraviglioso paese. Fossimo stati oltralpe sarebbe già stata ripristinata..da decenni.

  5. Circa una sessantina di anni fa, mia nonna gestiva il ristorante vicino allimbarcadero e mia mamma con mio zio l’aiutavano.
    Io piccolina buttando sassi nel lago scivolai, fortuna volle che una persona, dal battello che eta attraccato al molo vide due manine spuntare dall’acqua (ero io) si tuffo’ e mi salvò la vita, non seppi più nulla di lui. Posso solo dire Grazie grazie ancora

  6. Spero che la funicolare venga ripristinata, in modo che la visita di questo borgo diventi accessibile a tutti coloro che altrimenti sarebbero impossibilitati a raggiungerlo. Ovviamente di conseguenza occorrerà vigilare sulla buona educazione di chi vi giunge, ma questa dovrebbe fare parte della normalità, no?

  7. Negli anni 60 andavamo in vacanza a Puria e da San Mamete col battello si andava a Santa Margherita e poi in funicolare fino a Lanzo. Bellissima gita. Spero proprio che la funicolare venga ripristinata

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