Sono stati presentati ieri i risultati di un esperimento di “Citizen Science” coordinato dall’Associazione Cittadini per l’Aria di Milano e supportato dall’Università degli Studi di Milano che ha coinvolto anche Como. Installando in vari punti delle città dei rilevatori appositi, dal 4 febbraio al 4 marzo, i cittadini delle aree metropolitane di Milano e Roma hanno messo in luce le concentrazioni di biossido di azoto (NO2), un inquinante dannoso per la salute umana che deriva principalmente dalle emissioni del traffico e, in particolare, dai veicoli diesel.
Allo studio ha partecipato il Circolo Legambiente di Como installando dei rilevatori di NO2 in vari punti sensibili della nostra città, vicino a scuole, strade e luoghi a forte frequentazione. I risultati preliminari dimostrano che l’aria delle città coinvolte, Como inclusa, presenta ancora livelli di inquinamento atmosferico da NO2 allarmanti per la salute ed è causato soprattutto dal traffico veicolare.
Questa tipologia inquinanti è nota per indurre disturbi anche gravi al sistema respiratorio ed a vari altri organi e collegato ad un aumento di ricoveri e morti proporzionali ai livelli di concentrazione (qui il Power Point).
Il NO2 è risultato, anche a Como, diffusamente superiore ai 40mg/m3 che rappresenta il limite medio annuo attualmente vigente ed ancora più elevato se lo si confronta con il limite dell’OMS indicato a 10mg/m3. Un punto di monitoraggio di Como, in particolare via Varesina, è stato citato tra i punti in assoluto più inquinati di tutta l’area metropolitana, registrati durante il monitoraggio. E’ in corso una elaborazione più dettagliata dei dati dello studio cui seguirà una più ampia analisi del fenomeno e una serie di proposte anche per il nostro territorio.