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Cantù, l’arco dell’opposizione e le frecce a Galbiati: “Sindaco, deve centrare il bersaglio. Le nostre proposte”

Continua a far discutere la dura presa di posizione del sindaco di Cantù, Alice Galbiati, rispetto ai provvedimenti presi dal governo centrale per affrontare – soprattutto in tema economico – l’emergenza Coronavirus.

Coronavirus, il sindaco di Cantù Galbiati: “Noi, sentinelle lasciate sole con arco e frecce. Da Conte solo una pacca sulla spalla

Oggi sulla scia di quell’intervento – ma con toni sospesi tra la mano tesa e la chiara presa di distanze con bacchettata, anzi stilettata – interviene il “Gruppo consiliare PD-Unire Cantù-Cantù con noi” che invita chiaramente Galbiati a non lamentarsi e, semmai, a lavorare nell’interesse dei canturini collaborando anche con l’opposizione.

Pubblichiamo il testo integrale della lettera giunta in redazione.

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Facciamo seguito alla nostra precedente comunicazione con la quale abbiamo dato la nostra disponibilità ad una fattiva collaborazione in conseguenza della grave crisi sanitaria internazionale che stiamo attraversando e agli effetti che la stessa sta provocando nella qualità della vita anche dei nostri concittadini.

Non senza alcune doverose precisazioni.

In primo luogo, la democrazia non è sospesa e la nostra leale collaborazione è rivolta all’interesse comune. Questo significa che il nostro ruolo ci impone, sui temi ordinari, di continuare a svolgere il nostro lavoro di verifica, secondo quanto prevede l’Ordinamento delle autonomie locali.

Ecco la ragione per cui, come Ella saprà, nei giorni scorsi abbiamo indirizzato una richiesta al Presidente del Consiglio comunale per attivare, con modalità in videoconferenza, gli strumenti per il funzionamento del Consiglio comunale.

Diamo subito corso alle nostre proposte.

In primo luogo, partendo dal presupposto che tanti cittadini sono rimasti forzatamente inattivi e che si tratta di persone dalle competenze più varie, la nostra idea di fondo è quella di fare in modo che tante preziose risorse, con modalità compatibili con l’attuale situazione di emergenza, possano essere impiegate nell’interesse collettivo.

Si tratta, da parte dell’Amministrazione comunale, nelle sue varie articolazioni, di costruire, o di completare qualora già parzialmente attivata, una rete che si adoperi per rendere fruibili tali risorse in favore della cittadinanza.

CORONAVIRUS: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI DA COMO, LOMBARDIA E TICINO

Facciamo alcuni esempi concreti:
1) promuovere, attraverso i servizi sociali, la costituzione di una rete di cittadini volontari che possano monitorare la situazione di anziani e indigenti, anche telefonicamente, proponendo alcuni servizi complementari ai bisogni alimentari (ascolto, consigli, istanze da formulare ad enti ecc.);

2) promuovere, in coordinamento con la protezione civile, una rete informativa di volontari che raccolga, telefonicamente o tramite social, ogni informazione utile sui bisogni e sulle necessità concrete delle famiglie per cercare di rispondere alle loro esigenze quotidiane;

3) promuovere, con il coordinamento dei servizi sociali, la costituzione di un nucleo di volontari  che  possano  occuparsi  dell’aspetto  ludico  per  i  bambini  ed i ragazzi  in  età  scolare, prevedendo la creazione di giochi di gruppo attraverso i social; prevedendo, inoltre, gli strumenti per creare la biblioteca virtuale aperta, mettendo a disposizione libri e supporti audio e video per i cittadini;

4) attivare, telematicamente, la consulta delle associazioni per verificare quali servizi possano essere dispensati ai cittadini con modalità che rispettino le direttive delle Autorità;

5) attivare, sempre con modalità telematica, la consulta dell’economia per verificare quali sono, al  GRUPPO CONSILIARE PARTITO DEMOCRATICO – UNIRE CANTU – CANTU CON NOI momento attuale le esigenze delle imprese e le proposte che si possono vagliare nell’interesse generale;

6) promuovere  una  raccolta  fondi  in  favore  dell’Amministrazione  comunale  per  le emergenze  alimentari  delle  persone  e  delle  famiglie  in  difficoltà  economiche  per  effetto dell’emergenza sanitaria.

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Sono solo alcuni esempi. Si tratta, ora, di raccogliere e perfezionare le ulteriori proposte che tutti i consiglieri, di maggioranza ed opposizione, potrebbero formulare.

Sotto altro profilo, riguardo alla recentissima attualità, vogliamo riferirci all’ordinanza della Protezione Civile che disciplina l’erogazione, a livello nazionale, di 400 milioni di euro a favore dei “nuclei familiari più esposti agli effetti economici derivanti dall’emergenza epidemiologica da virus Covid 19 e tra quelli in stato di bisogno, per soddisfare le necessità più urgenti ed essenziali con priorità per quelli non già assegnatari di sostegno pubblico”.

Al Comune di Cantù verranno resi disponibili entro il prossimo 31 marzo circa 210.000 euro che speriamo  possano  essere  rapidamente  e  utilmente  impiegati  per  soddisfare  molte  esigenze, considerando che i fondi potranno essere spesi direttamente senza lo svolgimento di procedure ad  evidenza pubblica.

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In caso di ulteriori necessità richiamiamo la Sua attenzione sulle previsioni dell’art. 2 punto 3 della citata ordinanza: “I Comuni possono destinare alle misure urgenti di solidarietà alimentare di cui alla presente ordinanza eventuali donazioni” (deducibili fiscalmente per il 30% del loro ammontare con un massimo di 30.000 euro) per la raccolta delle quali “è autorizzata l’apertura di appositi conti correnti bancari”.

Ecco il senso della nostra proposta, citata negli esempi, poco sopra, siano repentinamente resi fruibili dai cittadini interessati a tali provvidenze d’emergenza, a fine di fornire risposte rapide e puntuali ai bisogni emergenti nella società canturina.

In conclusione, nell’invitarla ad evitare, nell’interesse comune, le inutili polemiche che Ella ha pubblicato recentemente sul suo profilo Facebook e che sono state riprese dalla stampa locale (rammentandole che anche le frecce possono e devono raggiungere il bersaglio) le chiediamo se è già disponibile l’elenco degli esercizi commerciali presso i quali spendere i buoni spesa o quando ritiene possa esserlo, sperando che il Presidente del Consiglio Comunale, al quale abbiamo fatto, come riferito, specifica richiesta, possa a brevissimo “riattivare” l’attività politico-amministrativa in Commissione e in Consiglio.

Con i migliori saluti.

Vincenzo Latorraca 

Antonio Pagani 

Filippo Di Gregorio 

Enrico Viganò    

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