Sta scatenando un putiferio la presa di posizione dell’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Como, Pierangelo Gervasoni, che di fatto – durante l’ultimo consiglio comunale – ha affermato che se (come possibilissimo) la Regione revocherà il contributo da 1,3 milioni per la maxiciclabile Dorsale dei Pellegrini, Palazzo Cernezzi non metterà quei fondi di tasca e propria e, anzi, modificherà il progetto a suo piacimento.
Come il Pd, anche Civitas va ora all’attacco.
“E’ stato chiaro in un minuto che quel progetto, questa Giunta non è mai stata intenzionata a portarlo a termine nemmeno con le varianti già a suo tempo ipotizzate sul progetto finanziabile dalla Regione – si legge in una nota della lista civica – L’obiettivo si è rivelato quello di perdere appositamente i fondi di Regione Lombardia (1 milione e 400.000 euro) per poi non avere vincoli nel ridisegnare il progetto con un tragitto che andasse a genio a loro e a quello sparuto gruppo di commercianti aggrappati a quei 30 parcheggi di via Mentana”.
Poi Civitas fa le pulci alle ragioni espresse da Gervasoni in aula sulle modifiche che vorrebbe apportare al progetto.
Tra le gravi criticità del progetto cita il fatto che la ciclopedonale passi attraverso villa Olmo dove non possono accedere le biciclette. A parte il fatto che essendo una pista ciclopedonale uno, la bicicletta per attraversare il parterre di villa Olmo, se la potrebbe anche portare a mano camminando; il punto è, però, che quest’affermazione è FALSA e che il regolamento del Parco di Villa Olmo prevede che le bicilette, attraversando il parterre, possano comunque accedere se a passo d’uomo.
Altro carta farlocca sarebbe la preoccupazione manifestata sulla lievitazione dei costi che, nella variazione di bilancio, recentemente approvata sono saliti da 4.200.000 euro. Il motivo? In realtà non lo sà nemmeno Gervasoni e lo ammette candidamente durante la discussione della variazione al bilancio in consiglio comunale. Però dovrebbe sapere che almeno 280.000 euro sono legati alla variante progettuale inserita nel DUP 2018-20 preceduta da abile strategia dilatoria criticata a suo tempo da Civitas.
Per completare, lunedi scorso cala il suo asso di bastoni e ci fa sapere che: “se permettete”, se non si ottengono i fondi e a quel (nuovo) costo, la ciclopedonale cosi com’è con i soldi del Comune “assolutamente non la voglio realizzare”.
Lui si dice assolutamente impegnato a richiedere una proroga dei tempi alla Regione, ma poi inciampa in un lapsus froidiano da manuale quando afferma che “ se purtroppo la Regione mi da i soldi” poi corretto in “se per fortuna”.
Ma l’unica carta sincera, il vero motivo della rinuncia al progetto parzialmente finanziato, è un due di picche per la città di Como e ce l’ha confermato lui.
Consiste in quel tratto di 200 metri, con circa 30 posti auto, cui i commercianti del mercato coperto non possono assolutamente rinunciare pena la “morte delle loro attività”. Passi che cè via Sirtori alle spalle che è tutta un posto auto, passi il parcheggio a raso sopra al silos sempre in via Sirtori, passi anche il multipiano del Tribunale posto a 50 metri in linea d’aria dal mercato coperto, con 700 posti auto quasi mai al completo (forse 3-4 giorni all’anno durante la città dei Balocchi).
Passi addirittura il fatto che, se tanto sono necessari i parcheggi in quella zona, questa giunta si sarebbe dovuta spendere dal primo giorno per la realizzazione dell’ormai mitologico autosilos del Cardinal Ferrari. Passi tutto questo ma quei 30 posti per Gervasoni, in via Mentana valgono un progetto europeo e la rinuncia a 1.300.000 euro che ora dovrà cacciare il comune di Como (cioè tutti noi).
Attenzione però.
Nel Documento Unico di Programmazione 2021-23 c’è scritto che la realizzazione del progetto sarà condizionata all’ottenimento dei fondi regionali. Pensando male (ma si sa cosa si ottiene..) si potrebbe tradurre cosi: se non ottenessimo i fondi regionali (già praticamente volutamente e fortissimamente persi) a quel costo non la realizzeremo. Sarebbe quindi necessario ex novo un altro progetto (con buona pace dei contribuenti che hanno pagato i 280.000 di cui sopra) e, con i tempi bradiformi di questa giunta, non vedremo nemmeno i cartelloni di inizio cantiere.
Vuoi vedere che oltre al progetto nascosto e pervicacemente realizzato di “dementanizzazione” del percorso l’obbiettivo finale, durante questo mandato, era di non realizzarla proprio la “ciclopedonale”?
Civitas è certa di cogliere l’indignazione di moltissimi cittadini comaschi interessati alla mobilità sostenibile ed ai suoi molteplici effetti positivi nel denunciare questa vergognosa e inaccettabile presa in giro che dura da 3 anni e mezzo.
Come detto, anche il Pd ha tuonato contro la posizione di Gervasoni.
“Forse è il caso che il Comune di Como sia franco sul progetto della dorsale dei Pellegrini: non c’è e non c’è mai stata la voglia di realizzare l’opera. Sono passati tre anni e mezzo e l’assessore Gervasoni ha l’audacia di dirci che il progetto così com’è non realizzabile per le complicazioni date dal passaggio della ciclopedonale attraverso Villa Olmo o per a questione posteggi in via Mentana” accusano gli esponenti del Partito Democratico, Gabriele Guarisco, consigliere comunale, e Tommaso Legnani, segretario cittadino.
“Vorremmo ricordare all’assessore che la giunta a cui appartiene non solo ha avuto tempo per risolvere i due suddetti nodi. Il Comune ha facoltà di cambiare tempi di apertura e regole del parco di Villa Olmo per permettere il passaggio delle biciclette. Via Mentana presenta alcune criticità da tempo legate alla questione posteggi. Ma tre anni e mezzo di tempo sarebbero stati più che sufficienti per trovare delle soluzioni, se ci fosse stata la volontà”, continuano i Dem
“Ora rischiamo di perdere i contributi regionali per il progetto e sappiamo che la Giunta non coprirà il buco che loro stessi hanno generato perdendo tempo. L’assessore Gervasoni parla di costi lievitati che non possono permettere la realizzazione dell’opera ma l’ironia triste di quest’ultima affermazione è che la Giunta Landriscina ha approvato il progetto definitivo con un piano economico per € 2.808.504,84 nel giugno del 2019. Chissà di quali costi aggiuntivi parla. Sarebbe invece il caso di parlare del fatto che il Comune ha buttato via un’opportunità d’oro per il semplice capriccio di non realizzare un’opera voluta da una giunta precedente ma di colore politico diverso. Un’idea buona di una giunta di centro-sinistra rimane buona anche sotto una giunta di centro-destra specie se già finanziata”.
7 Commenti
Non riesce a capire che “ambientalisti” sono stati i promotori di questo progetto , ovvero la precedente amministrazione a guida PD , e che invece gli attuali servi dei lobbisti che siedono in giunta sono quelli che la vogliono affossare ?
Dove sono finiti gli ambientalisti, che tanto caldeggiavano la realizzazione della ciclabile?
Peccato siano spariti e sostituiti dai partiti, ai quali come è noto delle questioni ambientali importa poco, ma che non perdono l’occasione per strumentalizzare la questione per puri scopi politici.
Il fatto che non facciano comunicati stampa non vuol dire che non siano attivi Legambiente E fiab hanno chiesto incontri a assessori e sindaco e inviato lettera di protesta allamministrazione. Prego evitare di parlare solo per dar fiato alle trombe
Beh: hanno vinto i mercatari, svegliatevi. Per non perdere i voti dei commercianti…
Chiedete le dimissioni del gerva e il licenziamento dei dirigenti che non si sono impegnati
Cari amici del PD e di Civitas, ma che ingenuità! A questi signori non interessa se è una buona proposta del centrosinistra, dei verdi, dei nerazzurri o degli alcolisti anonimi. Non gliene po’ frega’ de’ meno! Quello che gli interessa è che il progetto non dia fastidio a nessuno. Soprattutto alle lobbies che tifano per loro. Quindi visto che questi progetti danno fastidio a quelli che continuano a guadagnare con il vecchio e collaudato sistema, i signori che amministrano la città, preferiscono non far nulla, anzi meno di nulla perché disfano il già fatto.
La destra in città è passata da “molti nemici, molto onore!” a “pochi nemici, poco onere!”. Questa è la loro dimensione. La mediocrità! ?
È proprio ciò che sostiene civitas se legge bene il post