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Dpcm, Conte: “Riduzione 50% trasporto pubblico, stop spostamenti tra zone a rischio. Restrizioni diverse tra regioni”

IN AGGIORNAMENTO

EDIT 12.50

Alcuni dei provvedimenti annunciati da Conte sono già effettivi in Lombardia. In vista del Dpcm, che sarà firmato entro mercoledì, il premier ha annunciato:

  • riduzione della capienza del trasporto pubblico al 50%
  • didattica a distanza per le superiori al 100%
  • centri commerciali chiusi nei festivi e prefestivi (con eccezioni come alimentare, cura della persona, tabacchi, etc)
  • chiusura musei e esposizioni
  • chiusura sale scommesse, gioco e bingo
  • limiti della circolazione la sera a “tarda serata” (al momento non è dato un orario, in Lombardia il coprifuoco è in vigore dalle 23 mentre bar e ristoranti chiudono alle 18)
  • misure specifiche per le regioni, con tre scenari di gravità progressiva definiti da ordinanze del ministero della Salute
  • divieto di spostamento da e per le regioni in situazione critica

 

11.57

Tra poco il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, illustrerà i contenuti del nuovo Dpcm.

Come anticipato si prospetta la possibilità di un coprifuoco nazionale alle 21. Pare esclusa l’ipotesi delle 18.

“Gli ultimi dati hanno costretto a prendere nuove decisioni prima di mercoledì. Per questo ho anticipato a oggi le comunicazioni affinché il parlamento possa esprimersi prima della pubblicazione del decreto, ascolterò ogni osservazione”. Così Conte.

“Non stiamo subendo un’insostenibile pressione sulle terapie intensive, ma c’è pressione su tutti gli altri reparti”.

“Alla luce dell’ultimo report e della situazione grave su tutto il territorio e critica in alcune zone siamo costretti a intervenire con una strategia contenitiva e mitigativa da modulare in base alle diverse criticità”.

“Sarà necessario introdurre regime differenziato sulla base degli scenari regionali. Oggi disponiamo di strumenti capaci di elaborare i dati dei singoli territori in modo specifico analizzando 21 parametri”.

“Possiamo intervenire in modo mirato stringendo o allentando le restrizioni di volta in volta in modo mirato”. “Un regime indistinto su tutto il territorio nazionale imporrebbe misure irragionevolmente restrittive in zone dove non risulta corretto, al momento, intervenire in modo duro”.

“Ci sono tre aree di rischio che definiranno la gravità dell’epidemia nelle singole regioni. Sarà il ministero della Salute definire in quale area si trova il territorio”. “A livello nazionale interverremo solo con alcune misure specifiche”.

“Disposta chiusura festivi e pre-festivi nei centri commerciali con eccezioni (già in vigore in Lombardia), chiusura sale gioco, musei e mostre, riduzione fino al 50% mezzi pubblici locali, stop spostamenti tra regioni a rischio”.

“Limiti alla circolazione delle persone nella tarda serata. Didattica a distanza per le superiore (sempre già in vigore in Lombardia)”.

“Per le regioni in situazione critica previste misure restrittive progressive”

Qui la cronaca del confronto durato tutto il fine settimana:

Dpcm, nuove ipotesi: coprifuoco per tutti alle 21 e didattica a distanza dalla seconda media

© RIPRODUZIONE RISERVATA
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3 Commenti

  1. Devo essere onesto. Sono un po’ perplesso. L’obbligo di capienza massima dei mezzi pubblici al 50% rischia di diventare come quello all’80%, non rispettato. Abbiamo i controllori che bloccano l’accesso ai mezzi? Esiste un contapersone sul metro e sugli autobus di linea? Non mi sembra.
    La didattica a distanza è utile ma i ragazzi finite le lezioni escono e vanno a trovare gli amici in posti dove il protocollo non esiste. E allora? È il cazzeggio che li frega non la scuola. E chiudere i centri commerciali il sabato e la domenica rischia di renderli più affollati nei giorni feriali. E cosa significa tarda sera? Per me che sono un’inguaribile casalingo, è tarda sera le 21. Quando rientro dal lavoro. Sapessi che tragedia rientrare prima.
    Sono sempre stato convinto che le mezze misure non servono a nulla anche se questa è servita a una cosa: toglie gli alibi ai Governatori e alle Regioni. Vediamo chi ha il coraggio di scelte impopolari. Vediamo come si comporteranno quando dovranno scegliere tra gli interessi economici di chi finanzia le loro campagne elettorali e la salute di chi li vota. Non tutto viene per nuocere. Se non altro avremo modo di vedere di che pasta è fatto il Governatore, sperando che sia pasta ovviamente. ?.

  2. Ora vedremo se quel “giullare da operetta ” di De Luca avrà il coraggio di chiudere la sua regione o se come al solito avviene da quelle parti alle chiacchere non susseguono mai i fatti…

  3. “Sarà necessario introdurre regime differenziato sulla base degli scenari regionali”

    Giustissimo: ci sono regioni (Piemonte e Lombardia) con indice di trasmissione superiore alle altre, giusto applicare misure (anche impopolari) diverse.

    Decisione che ovviamente quel codardo di Fontana si guarda bene dal prendere (salvo rivendicare l’autonomia quando invece gli fa comodo).

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