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VIDEO Festività, il bilancio di Rapinese: “Il miglior Natale che a Como si sia mai visto. Nessun dramma per il commercio”

Quello 2022 è stato “il miglior Natale che a Como si sia mai visto”. Così spiega in un post sulla sua pagina Facebook il sindaco di Como, Alessandro Rapinese. Un intervento che prende le mosse da una precedente intervista rilasciata a RaiNews24 (la trovate sotto) e che porta il primo cittadino a un bilancio della manifestazione appena chiusa. Tra la necessita di “un utilizzo più oculato dell’energia” e “nessun dramma per il commercio” rapinese pone anche tre domande. Ecco il testo completo:

Il 18 novembre scorso, ben prima dell’inizio di “Natale a Como”, su RaiNews24 – non RapiNews24 – spiegavo la ragione per la quale quest’anno sarebbe stato da irresponsabili illuminare il centro di Como come avveniva in passato. Dicevo: “…la nostra Como deve necessariamente arrivare ad un utilizzo più oculato dell’energia”. Sempre il 18 novembre, RaiNews24 riportava altresì quello che i nostri cugini di Parigi, durante il periodo natalizio, responsabilmente, avrebbero fatto: limitare il consumo di energia spegnendo le luci natalizie alle ore 20.
Bene. Sono stato criticato per questa decisione. Nonostante questo Natale, luci in Piazza Duomo a parte, avesse tutte le attrattive dei natali precedenti, sono stato molto criticato. Sono convinto però di avere preso la giusta decisione e sono anche convinto di avere realizzato, almeno dal punto di vista degli eventi culturali, il miglior Natale che a Como si sia mai visto. Il tutto senza nessun dramma per il commercio (che ha ben altri problemi: inflazione e caro bollette giusto per dirne un paio), commercio che, ricordo a tutti, in città esiste anche oltre il centro storico e mai come quest’anno il Comune di Como ha infatti installato luci di Natale (a led con bassissimo consumo) sulle proprie strade. Anche fuori dal centro storico. Sì. Anche fuori dal centro storico perché il Natale non esiste solo in Piazza Duomo.
Concludo con tre domande:
– La crisi energetica esiste davvero o se l’è inventata Rapinese?
– Se la crisi energetica esiste davvero, “arrivare ad un utilizzo più oculato dell’energia” eliminando dal bando degli eventi natalizi l’obbligo di illuminare a giorno Piazza Duomo è stata una decisione così sbagliata e irresponsabile?
– Tutti coloro che hanno criticato Rapinese per aver voluto “arrivare ad un utilizzo più oculato dell’energia” durante le feste natalizie a Como, lo hanno fatto in buona fede?
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31 Commenti

  1. Penso che il Sindaco abbia fatto una scelta oculata e responsabile. Quanto alle critiche dei “commercianti” ci sarebbe da osservare alcune cose: Si è potuto vedere che molte vetrine dei negozi, Bar e altro sono state “addobate” dagli stessi mentre tanti altri si sono ben guardati dallo spendere “due centesimi” il che ha portato ad una vera scacchiera di negozi senza un filo conduttore e se a questo aggiungiamo le fioriere che in alcuni casi facevano veramente pena c’è da chiedersi di cosa si lamentano.

  2. Anche mia nonna mi diceva sempre che ero il pusee bell de tucc. Da lì a crederci e dirmelo da solo però ce ne vuole. Massimo rispetto a Rapinese che ci crede, un po’ meno per chi lo ha votato.

  3. Le concause del flop per i commercianti sicuramente ci sono ma è altrettanto innegabile che quest’anno a dicembre ci sono stati dei sabati in cui c’era meno gente dei sabati degli altri 11 mesi dell’anno, tanto da sembrare una giornata infrasettimanale. Sarebbe anche da chiedere a coloro che hanno investito soldi per “affittare” una casetta se sono andati in perdita e se col sennò di poi ripresenterebbero la propria domanda.
    Mi chiedo, inoltre, vista l’attenzione e le scelte “ecologiche” del nostro Sindaco, se abbia fatto qualcosa per risparmiare energia e denaro a Palazzo Cernezzi (mettendo in SW i dipendenti, optando per un orario lavorativo similare a tutti gli altri Comuni ed Enti Pubblici, con chiusure pomeridiane, etc etc).

  4. Criticare è d’obbligo, pensare è diverso.
    Forse bisognerebbe anche guardare oltre confine e vedere che anche nel vicino Cantone il Natale è stato sottotono, come hanno evidenziato giornali e tv.
    Forse non si vuole capire che la gente, ormai, non è più attratta come le prime volte da questre luminarie; non sono più una novità. E la gente ha anche capito che i prodotti venduti in queste casette natalizie, li trovi tutti i giorni al supermercato a un prezzo se non uguale, forse inferiore.
    Del resto, avete notato che le agenzie di viaggi non oirganizzano più, come una volta , gite in bus per visitare i mercati natalizi a Colmar, Strasburgo, Insbruck e così via ?

    1. Caro Gieffe, le esprimo i miei pensieri, così per confronto:
      Le gite in bus sono decadute causa covid, nessuno le vuole più fare.
      Le agenzie turistiche propongono ancora le visite ai mercati natalizi, non più solo nelle zone da lei citate, ma anche in zone “nuove” in quanto oramai la pratica si è diffusa ovunque.
      Attrarre la gente in centro in periodo natalizio è una necessità dei negozianti; decidere come spetta al sindaco e alla sua giunta, che quest’anno non hanno brillato in merito. Nel canton Ticino le cose sono andate in modo simile, ma hanno meno necessità di attrarre la massa nelle città a fini commerciali, altre città come Varese e Lecco hanno invece investito.

    2. SI! Il Natale di quest’anno è stato sobrio e ha rispecchiato più i comaschi “pacati e posati” che la voglia di attirare turisti con “pacchiane esibizioni”. I turisti vengono lo stesso! Como aveva il tutto esaurito come hotel, ristoranti e i negozi hanno dovuto fare i conti con bollette e non con le luci per strada! Vero!
      La città deve rispecchiare gli abitanti, quindi serietà, pulizia, bellezza, cultura, accortezza oculata, lungimiranza! Sì, tutto sommato, è stato un buon Natale. Comunque, sappiamo che è un modo di dire, ma non credo di avere cugini a Parigi! Non copiamo da Parigi che Como pensa e fa per se!

  5. Il successo di tali iniziative si misura con il numero di visitatori: Natale a Como è stato il peggiore degli ultimi anni, per distanza.
    Al massimo il sindaco può vantarsi di aver fatto l’iniziativa più economica o ecologica.
    Ma dire che sia stato il migliore perché ha risparmiato energia elettrica, ha poco senso.

    Per uno come lui, modesto al punto tale da considerarsi superman, dire che il risultato per i negozi non è stato un dramma, equivale ad ammettere il flop. (fino a poco fa, ad “uregia”, era convinto andasse meglio degli anni precedenti…)

      1. Forse non hai capito: se c’è la crisi energetica le luci di Natale si spengono subito dopo l’Epifania, non si lasciano accese ancora per giorni, come invece è stato fatto.

  6. Parliamo magari della pista di pattinaggio, tenuta in esercizio malgrado le temperature primaverili (in altre città ke hanno chiuse) e costata, in termini energetici, una fortuna?
    Chi si loda si imbroda. Anche se Rapinese ormai si è già imbrodato abbondantemente.

  7. a me più che un successo è sembrata una corsa contro il tempo comunque con acrobati del genere e senza un opposizione con gli attributi sarà sempre più dura

    1. Caro LUCAS9, non ricordo un solo commento o critica per aver voluto risparmiare energia, pertanto le tre domande del sindaco hanno poco senso.
      Tutti i commenti negativi sono rivolti al fatto che l’iniziativa abbia attratto meno persone creando un danno oggettivo per i negozi, e partono dal presupposto che si poteva fare meglio a pari consumi

  8. In effetti….che caos….che code…..gente ovunque che si spingeva per vedere…..per entrare nei negozo strapieni……accecati dalle luci di natale…..autosilo colmi all’inverosimle……una straordinaria festa mai vista. Bravo complimenti.

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