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250 geografi italiani a Como per il convegno “Oltre la globalizzazione”. La ‘narrazione’ tra cibo, fumetti, turismo e mobilità

Geografi italiani riuniti a Como. Più di 250 richieste in arrivo da tutte le università italiane per partecipare al convengo «Oltre la globalizzazione» dove i temi discussi saranno legati dal concetto di “narrazione”. Si va dai fumetti al cibo, dal turismo (religioso, tecnologico, pionieristico) all’elettro-mobilità, dagli spazi pubblici (in)sostenibili alle contro-narrazioni delle geografie militari. Grande attenzione è dedicata all’ambiente e alla sostenibilità, alle città (green, smart, circular), alle comunità locali, agli squilibri territoriali e ai rischi. Il tutto in una sola giornata, venerdì 9 dicembre all’Università dell’Insubria, nel Chiostro di Sant’Abbondio a Como. Si tratta di uno dei principali appuntamenti della ricerca geografica in Italia, organizzato dall’importante Società di Studi Geografici di Firenze, attiva dal 1895, ospitato ogni anno in diversi atenei e dedicato, in questa edizione, al poliedrico tema delle «Narrazioni».

«Lo spazio geografico lariano è una lunga narrazione articolata in molteplici linguaggi. Agli occhi dei geografi, infatti, il lago di Como – come scrivono nella presentazione del convegno i professori Giuseppe Muti e Valentina Albanese – è uno straordinario racconto naturalistico e geomorfologico la cui interpretazione offre le chiavi di lettura per comprendere le specializzazioni produttive storiche e odierne. Il bacino lariano è uno spazio economico dove le attività agricole e industriali hanno scritto uno spartito territoriale di nodi, reti e ambiti di eccellenza, ma anche di reflusso. È un importante spazio politico, al tempo stesso confine e frontiera, via di comunicazione strategica e storico spazio conteso, inciso nei toponimi e nelle roccaforti. È, infine, un rilevante ambito socio-culturale di caratura internazionale, dove sono nate la villeggiatura come pratica sociale (Plinio), il museo come spazio culturale (Giovio), il movimento romantico inglese e il suo sguardo (Wordsworth) oltre che qualche angoscia adolescenziale collettiva (Manzoni). Oggi il Lario è percepito e rappresentato come spazio turistico elitario e cosmopolita, ma, ieri come oggi, le prospettive e le narrazioni geografiche sono molteplici e spesso conflittuali e/o contraddittorie, come i loro effetti».

Il convegno, che ha ricevuto 250 richieste di partecipazione da tutte le Università italiane, si svolge in una sola giornata secondo una formula originale. Prima una relazione introduttiva della keynote speaker Elena dell’Agnese, ordinario di Geografia alla Bicocca, presidente dell’Associazione dei geografi italiani e vice-presidente dell’Unione Geografica Internazionale. Poi le sessioni parallele, che quest’anno sono ben 27, divise in tre fasce orarie, ad occupare quasi tutte le aule del Chiostro, e affrontano il tema delle “narrazioni” da diverse prospettive geografiche (politiche, economiche, socioculturali, ambientali, turistiche, eccetera) e con molteplici strumenti di interpretazione e rappresentazione dello spazio vissuto (non solo la mappa, ma anche il paesaggio, il territorio, la regione, il luogo). Concluderà la giornata di lavori il professor Francesco Soletti, curatore della mostra fotografica «Il mestiere della pesca sul lago di Como» recentemente tenutasi al Museo del Paesaggio del Paesaggio del Lago di Como.

Una sessione dedicata ai cambiamenti climatici e ai rischi socio-ambientali, per una nuova ecologia politica, studierà il movimento Slowcity e avrà tra gli ospiti e testimoni privilegiati il presidente di Slowcity e sindaco di Chiavenna Luca Della Bitta.

L’iniziativa della giornata di studi «Oltre la globalizzazione» nasce da una collaborazione interna all’Insubria fra il Dipartimento di Scienze teoriche e applicate (Dista) di Varese e il Dipartimento di Diritto economia e culture (Didec) di Como ed è aperta al pubblico con particolare attenzione agli studenti e alle studentesse dell’Università dell’Insubria. Il convegno è patrocinato dal Comune di Como e ha il sostegno della Camera di Commercio di Como e Lecco e dell’Associazione degli albergatori.

 

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