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A Cerano Intelvi Maurizio aggiusta (e crea) di tutto: “Magia della stampa 3d”. E arrivano i primi ordini dalla rete

“Attraverso i social voglio far capire alle persone che ormai questo mondo è alla portata di tutti e può rivoluzionare la vita domestica e non solo” sono le parole di Maurizio Ronchetti, 23 anni, di Veglio (Comune di Cerano Intelvi) che da un mese sta riscontrando un buon successo su internet, dove condivide una delle sue più grandi passioni: le stampanti 3d.

Ma andiamo con ordine. Maurizio, più di due anni fa, riceve la sua prima stampante: “All’inizio non fu semplice da utilizzare ma con il tempo sono riuscito a produrre le prime creazioni – racconta – Allora, un anno fa, decisi di prendere questa passione più seriamente, e feci un investimento acquistando un’altra stampante di maggior efficienza”.

Questa idea di portare la sua passione a un livello superiore nasce in un momento ben preciso, in cui Maurizio si rende conto delle immense potenzialità di questi macchinari: “Durante il primo lockdown, in cui non si poteva uscire di casa se non per le emergenze, in casa si ruppe un pezzo della macchinetta per il caffè – spiega – In quel periodo era impossibile andare a ripararla e così mi venne in mente di usare la stampante 3D, per ricostruire il pezzo rotto, e in men che non si dica ero riuscito ad aggiustarla”.

Da qui, dopo aver comprato il nuovo apparecchio, inizia a produrre oggetti di qualsiasi tipo, da pezzi di ricambio per oggetti di elettronica o per il camper di famiglia, supporti per GoPro, giochi per bambini, portachiavi, cover per smartphone e molto altro.

Le stampanti 3D però richiedono molto studio per imparare a utilizzarle correttamente: “Ora sono, dal punto di vista economico, alla portata di tutti, serve solo un po’ di impegno per comprendere come funzionino, ma una volta capito, diventano un mezzo insostituibile – sottolinea Maurizio – Bisogna disegnare il progetto nei minimi dettagli attraverso un programma, che poi impartisce i comandi al macchinario vero e proprio. Inoltre è necessario utilizzare un filo, fatto principalmente di plastica, che, una volta scaldato, diventa come l’inchiostro per una stampante normale e dà forma fisica al progetto”.

Maurizio, oltre a condividere le sua passione e ricevere migliaia di visualizzazioni nei suoi reels (video su Instagram), ha iniziato, dalla settimana scorsa, a vendere le sue creazioni, ricevendo già una decina di richieste: “Ho chiamato il mio progetto rm3d.printing e ho reso disponibili i miei lavori sul sito Cults – conclude – Sono veramente contento di come stia andando, spero vivamente che un giorno possa diventare un lavoro. Un giorno il mondo delle stampanti 3D potrebbe seriamente rivoluzionare il mondo”.

Ed è tutto qua, una storia meravigliosa di un ragazzo che sta cercando di trasformare la sua passione in qualcosa di più. Incrociamo le dita.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

3 Commenti

  1. “…ha iniziato, dalla settimana scorsa, a vendere le sue creazioni, ricevendo già una decina di richieste…”.
    Anche se non avesse (ancora) pagato le tasse, una decina di richieste in una settimana la consideri evasione fiscale tale da doverla rimarcare?
    Tu ti chiedi se paga le tasse, io mi chiedo se ragioni prima di scrivere

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