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A Como calano i casi covid ma preoccupano le scuole. Catanoso: “Moderato ottimismo con questi dati”

Rallenta il numero dei nuovi positivi. La tendenza, confermata dalle ultime rilevazioni di Ats Insubria, non nasconde però il timore collegato al mondo della scuola. Tra i banchi infatti la variante Omicron colpisce e grazie alla sua facile trasmissibilità, continua a correre. E  sebbene sia meno virulenta e spesso senza sintomi, “si tratta comunque di una realtà da non sottovalutare. Anche perché di difficile gestione da parte delle scuole, con le quali siamo in dialogo costante e per le famiglie che magari hanno due figli in istituti differenti con altrettanti problemi”, spiega il direttore sanitario di Ats Insubria, Giuseppe Catanoso.

E i numeri presentati, riferiti alla prima settimana dopo la riapertura delle scuole, ovvero fino allo scorso 17 gennaio, segnalano cifre elevate. Nel dettaglio del territorio comasco sono state segnalate 121 classi in quarantena per un totale di 2.295 alunni nella scuola dell’infanzia e nido, 122 classi e 1973 ragazzi nella primaria.  Passando alla secondaria, per il primo grado si parla di 82 classi e 858 alunni, mentre nelle secondarie di secondo grado si sale a 102 classi e 649 giovani. I casi segnalati di positivi sono stati 117 nel nido/infanzia che salgono a 201 nella primaria e a 298 nel totale per la secondaria (sommando tutti i giovani positivi si arriva a 6.391 casi totali). Come di si diceva a livello generale però i numeri, analizzati fino al 19 gennaio segnalano una decrescita “che fa ben sperare”, spiega Catanoso. Per la precisione si è passati dai 15.053 positivi, nel territorio comasco, segnalati dal 6 al 12 dicembre agli 11.722 positivi registrati dal 12 al 19 gennaio.

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