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A Como “Sono qui ti ascolto”: il nuovissimo sportello sulla disabilità dedicato alle famiglie

Il 22 novembre alle ore 14.00 parte presso il Centro Diurno Disabili (Cdd) “Sono qui ti ascolto”, uno sportello di ascolto rivolto alle famiglie che hanno necessità di confrontarsi sul tema della disabilità, realizzato grazie alla coprogettazione tra il Comune di Como e l’Associazione famiglie di persone con disabilità intellettiva e/o relazionale, AnffAs Como.

Il quarto venerdì di ogni mese in via del Dos 3 presso il Cdd, professionisti qualificati e competenti accoglieranno le famiglie di persone con disabilità e le sosterranno, proponendo un percorso personalizzato di ascolto, di cura e di attenzione, per aiutarle nel delicato percorso di vita. Saranno presenti prevalentemente due pedagogiste che potranno essere supportate da altre figure specialistiche, a seconda degli interventi che verranno progettati.

Sarà un luogo dedicato, dove condividere situazioni di particolare difficoltà e valutare insieme quali supporti cercare o attivare e sapere a chi rivolgersi. In questo spazio protetto, ciascuno sarà libero di condividere i propri bisogni.

Obiettivo dello sportello è, inoltre, trattare tematiche specifiche sulla disabilità anche su proposta delle stesse famiglie, creare una rete di supporto, suggerire strategie o percorsi per ottenere maggior benessere attraverso azioni di cambiamento personali o relative all’organizzazione familiare. “Un grande passo in favore dei nostri cittadini con disabilità”, ha detto Alessandro Rapinese, sindaco di Como.

“Grazie alla coprogettazione con Anffas Como riusciamo ad ampliare l’offerta dei servizi, rispondendo ai bisogni sempre più articolati e complessi non solo per le persone con disabilità, ma con un occhio di riguardo anche e soprattutto alle loro famiglie”, ha evidenziato Nicoletta Roperto, vicesindaco e assessore alle Politiche educative e sociali.

Qui ulteriori informazioni.

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2 Commenti

  1. Cioè, questi hanno la sfacciataggine di aprire un centro di ascolto per magari trovare una piscina adatta alla terapia per disabili in acqua….in via del Doss dove c’era la piscina ed hanno sbattuto fuori i disabili che la usavano per la terapia.
    Ho letto bene? Ho letto bene.
    Roperto, Rapinese….davvero?
    avete sbattuto fuori i disabili creandogli un mega problema e lì, nello stesso luogo, aprite la stanzetta di ascolto??
    Sapete dove dovete andare?

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