L’11 marzo scorso il vicesindaco Alessandra Locatelli insieme al dirigente dei Servizi sociali Giuseppe Ragadali ha incontrato i rappresentanti della Caritas per il quarto incontro di perfezionamento e valutazione del progetto per la creazione di una casa-multiservizio a Rebbio, in via Giussani.
Fin dal primo incontro Caritas ha esposto un progetto mirato ai minori con l’intenzione di collaborare con i Servizi sociali, andando incontro alle esigenze del territorio e ai bisogni rilevati dalle assistenti sociali che se ne occupano.
“Ringraziamo Caritas per la fattiva collaborazione e per aver presentato un progetto flessibile e indirizzato a servizi necessari – commenta Alessandra Locatelli – che sul nostro territorio intendiamo potenziare e sostenere. La presenza di una struttura per l’accoglienza di bambini da 0 a 6 anni e mamme con bambino risponde precisamente ad alcune delle nostre priorità. Negli ultimi anni ci siamo trovati a fronteggiare situazioni di emergenza che hanno obbligato i servizi Sociali a sacrifici economici e di trasferimento rispetto alle risorse economiche e umane a disposizione. Ci auguriamo che questo è altri progetti possano essere un buon punto di incontro e collaborazione reciproca”.
La struttura sarà composta da tre piani e da un seminterrato, e ospiterà i seguenti servizi:
– Comunità per minori di età compresa tra 0 e 6 anni
– Comunità di mamme con bambino
– Accoglienza di pronto intervento per minori che il comune deve alloggiare in via urgente
– Appartamenti per l’avvicinamento all’autonomia
4 Commenti
Caro Gioele, “compagnia più divertente”? Magari Hitler, Stalin, Pol Pot.. lì dovrebbero stare, e io eviterei volentieri di fare la loro conoscenza!
ps Chiedo scusa alla Caritas per aver involontariamente banalizzato con queste battute un’iniziativa sicuramente seria e meritoria ( non fateci caso, e grazie per il vostro impegno).
La Caritas cristianamente vuole perdonare per come è stata trattata in passato dall’assessore in questione ( vedi gestione del campo migranti in via Regina) . Speriamo che il diavolo si converta a contatto con l’acqua santa…
Sono convinto che il Paradiso sia migliore per il clima ma all’Inferno è più divertente la compagnia. Speriamo nel miracolo, non vorrei ritrovarmi in sua compagnia…
Grazie. Mi permetto solo di segnalare che una descrizione più estesa del progetto (e dei partner che l’hanno elaborato, qui non citati) è consultabile sul sito del settimanale della diocesi online.