Nel giorno in cui è apparso uno striscione sul piroscafo, la Navigazione Laghi annuncia la presentazione alla stampa, il prossimo 5 giugno, della sottoscrizione con la Provincia di Como – che è proprietaria dell’imbarcazione – “del contratto di concessione in uso del Piroscafo Patria con il quale l’Ente governativo si impegna a portare a compimento il progetto di recupero di un bene di particolare interesse storico e storico-relazionale”. Aria di potenziale svolta, dunque, sul destino del simbolo del lago. E, va sottolineato, esattamente entro i termini che aveva annunciato il presidente di Villa Saporiti Fiorenzo Bongiasca a ComoZero.
Il 5 giugno saranno presenti Donato Liguori, Gestore Governativo Ente Laghi, Fiorenzo Bongiasca, Presidente della Provincia di Como e interverranno Alessandro Morelli, Sottosegretario CIPESS, e Matteo Salvini, Ministro Infrastrutture e Trasporti. Invitati anche il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, e i sindaci del lago.
Nello stesso giorno, dal pontile dello scalo di Tavernola, sono previste le delicate operazioni propedeutiche al trasferimento a traino del Piroscafo Patria da Villa Olmo al cantiere sempre a Tavernola.
8 Commenti
La Navigazione Laghi è un ente governativo sottoposto al Ministero delle Infrastrutture. Da qui la presenza del Ministro che ha trovato le risorse per restaurare il Patria.
Visto la presenza di Salvini non c’è da aspettarsi nulla di buono,a parte non capire cosa c’entra il ministero delle infrastrutture con la rimessa a nuovo di un battello, pura e semplice propagamda, si vede che non ha nulla da fare.
Comunque spero che il restauro previsto sia conservativo sia dal punto di vista strutturale che della motorizzazione. Il Patria è uno degli ultimi piroscafi con caldaia, pistoni azionati dal vapore e al posto dell’elica le ruote laterali
Se lo si vuole trasformare in una motonave con motore diesel ed elica (vedi l’ex piroscafo Milano) tanto vale rottamarlo e acquistare un battello di nuova generazione.
Tu si che ne sai una più di Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno.
Io non mi chiamo B88, questo fa gia la differenza
Concordo sul mantenere la motorizzazione originale, ma non con l’eventuale sostituzione con un battello moderno. Dal punto di vista estetico ma anche funzionale (linee d’acqua e moto ondoso generato senza paragoni!) i battelli di quell’epoca sono decisamente meglio dei battelli più recenti. L’importante è che non sia l’ennesima speculazione! C’è bisogno di un potenziamento del TRASPORTO PUBBLICO!
Ricordo si parlava di motori sottodimensionati e inefficienti, oltre ad essere poco pratici compatibili con lo stato attuale della navigazione.
Comunque con il giusto quantitativo di soldi (nostri) tutto si può fare! Anche far volare un simile rottame.
Sarebbe interessante scoprire i termini esatti del “recupero” Non vorrei mai che finisse sine die smontato in qualche deposito…….
adesso c’è posto a Tavernola?