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Attualità, Politica

Il Pd: “Centro del Ghiaccio addio, niente soldi. I progetti di Rapinese fumo, fuffa e blablabla”

“E’ notizia di ieri sera l’addio al Centro federale degli sport del ghiaccio, per il quale Como era una delle principali candidate”. Così interviene il Pd di Como con una nota. La notizia è questa, spiegano i Dem: i fondi del Pnnr non ci sono e nessuna delle due città concorrenti, Como e Varese, li otterrà. Fine.

Accusano dunque i consiglieri comunali: “E no, non ne siamo più di tanto sorpresi. Il motivo non è una sconfitta contro un progetto più bello e più valido: semplicemente i fondi del Pnrr non ci sono più, così come temevamo ormai da tempo. Era ancora il 10 di agosto quando, con un comunicato, avevamo reso pubblica la nostra preoccupazione per la copertura finanziaria destinata alla struttura sportiva, alla luce dei tagli che il governo di Giorgia Meloni aveva effettuato alle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Dubbi legittimi, per chiunque avesse una visione completa e lungimirante della situazione. All’epoca, però, il sindaco Alessandro Rapinese ci aveva accusati di fare comunella con il Comune di Varese e di essere intenzionati solamente a mettere i bastoni tra le ruote all’Amministrazione comasca”.

E ancora: “Nulla di più falso. Ancora una volta, il tempo, ha smentito la narrazione distorta del sindaco, dando ragione a chi, con competenza e attenzione al territorio, aveva semplicemente portato alla luce un problema poi dimostratosi reale – proseguono – Pur essendo stati totalmente tagliati fuori dal progetto, ci siamo sempre dichiarati disponibili al confronto e alla collaborazione con l’Amministrazione per dare il nostro contributo e la nostra visione su un’opera dell’importanza e delle dimensioni del Centro federale degli sport del ghiaccio. Una disponibilità e un impegno che non sono mai mancati in tutto il Partito Democratico, a partire dal consigliere regionale Angelo Orsenigo per arrivare poi a Chiara Braga, capogruppo PD alla Camera, che si sono sempre prodigati affinché i fondi rimanessero a disposizione e Como potesse avere una possibilità di costruire il centro sportivo. Non è bastato, di fronte a un Governo e a una Regione che si sono resi protagonisti di scelte rivedibili. E a rimetterci, purtroppo, sono sempre i Comuni come il nostro, che dovrà dire addio, come avevamo intuito già cinque mesi fa, al finanziamento per la realizzazione dell’opera”.

Concludono dal Pd: “Tocca sottolineare, infine, come le diverse ipotesi progettuali messe in campo da Rapinese, poco più di schizzi su un foglio, sono state fumo negli occhi e hanno sortito il solo effetto di ritardare la risoluzione del problema della chiusura della piscina, che doveva essere riaperta entro 3/6 mesi dalla sua elezione. Ora, ad un anno e mezzo dalle Elezioni, non si sa ancora quando i comaschi potranno tornare a nuotare. Fuffa, come diceva un tempo l’attuale sindaco, o bla bla bla, come dice ora”.

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16 Commenti

  1. Era già annunciato. Anche se fossero arrivati i finanziamenti del PNRR, sarebbero finiti a Varese. Quello che invece fa sorridere è che manca un Piano B. Rapinese Sindaco non si è minimamente premunito di presentare un’alternativa, meno ambiziosa sicuramente, ma fattibile anche senza i finanziamenti europei. Di conseguenza, ad oggi e a un anno e mezzo dal suo insediamento, abbiamo la piscina olimpionica indisponibile, nonostante la promessa di 3/6mesi, una situazione non certo ottimale degli impianti sportivi in città (forse tra tre/sei mesi riaprirà con la nuova stagione via Giulini? Mah…..forse…. 😊), molti sodalizi stanno emigrando nei paesi vicini per potersi allenare, e, infine, il dossier Stadio impolverato su una delle tante scrivanie di Rapinese Sindaco. Unico prodotto di tante chiacchiere è una piantina su cui appare in bella mostra ciò che si sarebbe voluto fare ma che non si è potuto fare. Morale….siamo punto e a capo. L’impegno c’è ma i risultati? Un altro anno e mezzo buttato via.

  2. I vostri partiti che formano la minoranza hanno fatto marcire la città per 40 anni ed avete il coraggio di criticare il sindaco circa il finanziamento che il governo ha rifiutato.
    Bene tenetevi le capacità dei vostri politici così farete la fortuna di Rapinese.

  3. Nessuno comunque credeva molto alla serietà di un progetto fatto in 10 minuti con paint… Stadio per il curling? Vula bass Rapiness e pensa a sistemare le piscine

  4. Quella del PD non è polemica, pur legittima, contro il sindaco del dire anziché del fare. È l’amara, evidente constatazione dell’incapacità di fare squadra per conseguire il risultato. Appare un dato di fatto che se Como aveva già poche possibilità in partenza, con questa amministrazione si è giocata le poche restanti. Di questo passo, il futuro non è affatto roseo.

  5. E adesso il Piangina a chi darà la colpa? Alla destra e al governo Meloni che gli ha tolto i soldi buttando per strada un sacco di ragazzi che continueranno a drogarsi perché privati del suo fantastico progetto? E adesso cosa succederà? Bhe in 3/6 mesi ristrutturerà la vecchia piscina, come aveva promesso in campagna elettorale, visto che nel frattempo i tagliatori di cavi elettrici saranno morti!!
    Piangina hai fallito, ma soprattutto hai preso in giro per l’ennesima volta i tuoi elettori e consiglieri che della piscina di Muggiò avevano fatto una scommessa di fede.
    Per Como e i comaschi…ecco il nuovo che avanza!

  6. Lei dice 30, sotto dicono 40 anni, qualcun altro che vuole rilanciare?

    Chi sul fallimento altrui ha tifato e poi goduto è quello che oggi è sindaco.
    Poco male se solo facesse quel per cui è stato eletto, e invece…

  7. Commenti amari da un esponente di una classe politica FALLIMENTARE,che ha FALLITO negli ultimi trent’anni e che gode di un fallimento per il quale ha tifato… semplicemente per poter scrivere i commenti amari di cui sopra…la tristezza pura.

  8. Benissimo bravi sarete soddisfatti, continuate pure a rosicare e gufare contro Rapinese che fa bene a non prendervi in considerazione, dopo che avete lasciato marcire la città per 40 anni.

    1. Fa bene chi? Cosa?

      Il sindaco è lì per governare, se i risultati non arrivano sarà qualche volta colpa sua o si scarica il barile sui fantomatici che “rosicano e gufano” e che van bene per tutte le stagioni.

      Sempre colpa di qualcun altro, un po’ comodo, no?

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