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Albate, una pura storia di Natale: quel misterioso donatore e la rinascita del campo da calcio. Luigino Nessi: “Orgogliosi”

Dopo tre mesi di intenso lavoro, domenica 12 dicembre è stato inaugurato il nuovo campo di calcio dell’Oratorio di Albate, spazio noto come sede della vita agonistica e associativa dell’Unione Sportiva Albatese.

Il terreno di gioco, totalmente ridisegnato e approntato in erba sintetica, misura 64 metri di lunghezza e 38 metri di ampiezza: in questo perimetro sono segnate anche le linee che delimitano due campetti per le partite a 5. Con uno spazio di queste dimensioni, sarà possibile allenare sia ragazzi e ragazze, che bambini esordienti in squadre di nove giocatori, come indicano le norme della FIGC.

L’inaugurazione è stata una domenica di “festa” che unisce l’anima sportiva dell’U.S. Albatese con le attività tradizionali dell’Oratorio. Il programma ha visto la Santa Messa nella Chiesa di via Sant’Antonino con la benedizione del campo. Il taglio del nastro – con la partecipazione del sindaco di Como, Mario Landriscina, e dell’Assessore allo Sport, Paolo Annoni – si è svolta alla presenza di Don Luigi Savoldelli, Don Elias Coviello, il presidente della U.S. Albatese Pino Maisto, i consiglieri che si sono avvicendati in questi anni nella società sportiva e, ovviamente, tutti gli sportivi e i giocatori: i ragazzi e le ragazze con gli allenatori. Nel pomeriggio si disputeranno partite tra le squadre presenti.

Il campo è stato pagato all’80% da un generosissimo  donatore che ha preferito rimanere anonimo. “Un sentito ringraziamento da tutta la comunità va a chi ha messo a disposizione i fondi per il campo in erba sintetica, permettendoci così di trasformare un sogno in realtà” spiega Luigino Nessi, presente sin dalla nascita del centro sportivo e “pilastro” dell’U.S. Albatese. “Fa piacere sapere che la motivazione che ha spinto la persona a donare è stata la volontà di restituire al territorio parte di quello che ha ricevuto trent’anni fa, proprio qui, dalla nostra Comunità. Un periodo di vita importante e significativo, che lo ha aiutato a crescere e che ricorda con gratitudine. Un gesto di cui siamo orgogliosi”. È una testimonianza concreta di riconoscenza verso l’Oratorio di Albate, quartiere periferico di Como, riconosciuto e sentito da tutti come “luogo di aggregazione”: realizzato a metà degli anni Cinquanta, ha avuto sempre rapporti con il mondo delle attività sportive.

Parroci, volontari, allenatori, accompagnatori, uomini d’azienda che hanno regalato tempo, energia, idee: 53 anni di attività, con un’adesione sempre maggiore, tanto che oggi sono circa 450 tra ragazze e ragazzi, adulti, allenatori le persone che ogni settimana gravitano intorno all’U.S. Albatese e al Campo Oratorio. Luigi Nessi – uno dei fondatori della società sportiva nel 1976 con Silvio Peverelli – racconta: “L’idea portante che ha fatto nascere e poi progredire nel corso degli anni l’U.S. Albatese é sempre stato un forte spirito di solidarietà, l’idea che lo sport aggreghi le persone che vivono l’Oratorio e il quartiere. Luogo di unione, in cui ciascuno possa trovare la propria dimensione e costruire un rapporto positivo con il mondo”.

Ma i sogni non si fermano, e Luigi Nessi ha già in mente il prossimo: “Di fianco a questo meraviglioso campo per il calcio, si vorrebbe costruire una tensostruttura “a pallone” per svolgere l’attività di pallavolo e basket anche nei mesi invernali; così l’Oratorio diventerebbe un centro di ritrovo per tutto l’anno”. Nessi conosce tutti gli episodi avvenuti in questi spazi, e in modo divertito ricorda una partita divenuta memorabile: “Due anni fa, avevamo organizzato un incontro tra gli esordienti dell’U.S. Albatese e una squadra di ragazzi ciechi e ipovedenti. I nostri avrebbero giocato bendati, per creare una situazione di parità sportiva: un’occasione per tutti, anche per i ragazzi, per riflettere sulle realtà che ci circondano. Beh, la cosa divertente è che i ragazzi della squadra avversaria a metà partita si sono lamentati, dicendo che il nostro era …. un campo di patate! Per noi è stata una pugnalata, ma forse avevano ragione. L’intervento strutturale che è stato fatto ci porta verso nuove sfide sportive”. Sempre con i colori giallo-neri dell’U.S. Albatese.

U.S. Albatese: un po’ di storia
Albate è un quartiere storico e periferico della città di Como, in direzione di Cantù: sin dagli anni Cinquanta, vicino alla chiesa parrocchiale di S. Antonino, esisteva un oratorio dedicato a San Giovanni Bosco. Lo spazio fu inizialmente oratorio maschile, poi anche femminile e divenne presto il Campo Oratorio, ritrovo di tutti. Nel 1968 Don Cipriano Ferrario radunò dei giovani e propose l’idea di creare una Società Sportiva, raccogliendo intorno a quest’idea persone con spirito sportivo e con una attività aziendale e dirigenziale: con la stesura dello Statuto, nacque in modo ufficiale il “Football Club Albatese”. Il primo presidente fu Abbondio Novati, sostenuto da un consiglio di cui facevano parte Carlo Ballerini, Giancarlo Caspani, Silvio Peverelli, Emilio Guarisco, Lino Bianchi, Gigi Introzzi e Luigi Nessi, oggi uno dei più attivi organizzatori. Negli anni successivi, insieme alle vittorie della squadra albatese, arrivarono anche altri appuntamenti di aggregazione: piccole feste, tornei serali, un banchetto che divenne un appuntamento annuale. Ma anche un giornalino che illustrava le attività dell’oratorio, lo sci e presto – nel 1973 – si aggiunse anche l’atletica, attività capace di coinvolgere anche il mondo femminile.

Con le nuove attività, nel 1976 si avverte la necessità di rinnovare lo Statuto: nasce così l’Unione Sportiva Albatese, con Presidente Aldo Montanelli: si ampliano le attività con il Torneo calcistico per esordienti in ricordo di Gigi Meroni (una sorta di campionato autunnale, la cui finale veniva disputata addirittura allo Stadio Senigallia – grazie a un accordo con il Calcio Como); marce non competitive, discussioni su come coinvolgere i più fragili e deboli nelle attività sportive; ricerca di nuovi spazi per corsi di nuoto, corsi di ginnastica per adulti. Nel 1981 diventa Presidente Luigino Nessi, ad oggi uno dei più attivi all’interno dell’oratorio: per 4 anni l’U.S. Albatese vince i campionati, arrivando alle classifiche regionali.

Luogo di aggregazione sportiva per tanti ragazzi, alcuni di loro trovano la loro strada proprio nello sport: Giovanni Invernizzi, da Albate passa prima alla squadra del Como, e successivamente alla Sampdoria, con cui arriva – con Roberto Mancini e Gianluca Vialli – fino alla Coppa dei Campioni (1991) e alla vittoria della Coppa Italia (stagione 1993-94). Altri ragazzi prendono i voti e diventano sacerdoti. L’attività sportiva si amplia e si apre allo sci e alla pallavolo, aumentando il numero e il coinvolgimento di ragazzi e ragazze.

Le finalità della Società Oratoriana non vengono mai dimenticate, indicate con chiarezza dai parroci che si avvicendano in questi anni: Don Antonio Fossati, Don Renato, Don Carlo, Don Beppe, Don Augusto, Don Antonio Fraquelli, Don Casartelli. Nel 1993, sotto la presidenza di Giuseppe Montorfano, viene installato un impianto elettrico che permette di illuminare il campo: gli incontri sportivi si articolano in tornei serali per i più piccoli, gare di atletica, senza dimenticare che l’attività calcistica raggiunge i campionati regionali, fino alla partecipazione alle finali CSI a Roma. Si aggiunge anche la creazione di Albate Calcio, società che permette la crescita degli atleti più portati, traghettandoli dal campo oratoriale a categorie superiori. L’attenzione ai ragazzi e alle ragazze cresce ancora, portando alla creazione di “scuole di sport” (calcio, atletica, minivolley).
Oggi l’U.S Albatese – con la presidenza di Pino Maisto – è parte integrante dell’Oratorio: un punto di riferimento per tutta la comunità, per il quartiere di Albate e per la città di Como. Ogni settimana qui gravitano circa 450 persone, tra atleti/atlete, allenatori, collaboratori e persone volontarie che dedicano tempo ed energie a chi pratica sport. Non solo calcio, ma anche atletica, pallavolo, danza, corsi di ginnastica per bambini, ragazzi e adulti.

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