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Il 13 aprile Fermi fu multato dalla Finanza. Lui: “Almeno finiscono le false illazioni sullo Jogging, ben altri i motivi. La multa? Farò ricorso”

Il presidente del consiglio regionale lombardo, Alessandro Fermi, fermato da due finanzieri lo scorso 13 aprile, in realtà venne multato (la sanzione per casi come questi è di 280 euro, ndr). Il fatto finora non era emerso ma il verbale delle Fiamme Gialle non lascia dubbi.

Secondo i due uomini della Fiamme Gialle che quel giorno fermarono il presidente del consiglio regionale, Fermi non diede spiegazioni sufficienti a evitare la contravvenzione. E la destinazione dell’esponente di Forza Italia risultò comunque troppo lontana dalla propria abitazione, in violazione del Decreto della presidenza del Consiglio sul lockdown.

La vicenda è nota e, sin dalle ore successive, ebbe vasta eco. Ne parlammo anche noi con l’articolo qui sotto.

Il presidente Fermi controllato dalla Finanza: “Non ero a spasso nel bosco, ho portato una medicina a mio fratello. Tutto chiarito”

Peraltro, anche la presidenza del consiglio regionale, tramite l’ufficio stampa diffuse una nota ufficiale che alleghiamo integrale qui sotto, testuale e nell’immagine.

“Ieri mattina mi sono recato a piedi a casa di mio fratello Riccardo, che abita in un’area boschiva di Albavilla a 500 metri dalla mia abitazione, per consegnargli un medicinale di cui aveva necessità e occorrenza e di cui io, a differenza sua, avevo disponibilità in casa. Durante il tragitto di rientro sono stato fermato nei pressi del mio domicilio da due agenti della Guardia di Finanza a cui ho prontamente fornito la versione dei fatti”.

Ora la vicenda si è definita un po’ diversamente: la multa, finora mai emersa, effettivamente venne elevata a Fermi. Il quale, interpellato, oggi ha voluto precisare i fatti, ribadendo in larga parte i suoi resoconti iniziali.

“Confermo che quel giorno mi sono recato da mio fratello che vive da solo con un figlio di 6 anni in una casa isolata in mezzo a un bosco – spiega il presidente del consiglio regionale lombardo – Sia io che mia moglie e i miei genitori gli diamo assistenza quotidiana per la spesa e per alcuni medicinali. Il giorno di Pasquetta attorno alle 10 sono andato a trovarlo e, tornando, quando ero ormai a circa 200 metri da casa mia ho incrociato i finanzieri ai quali ho riferito dove mi ero recato”.

“Mi ha dato veramente fastidio che qualcuno abbia fatto illazioni che fossi in giro a fare jogging perché ad Albavilla mi conoscono anche i sassi e se uscissi a correre nel giro di due minuti sarei sicuramente visto e fotografato – prosegue Fermi – Ero in pantaloni corti perché la casa di mio fratello si trova alla fine di un percorso che è in parte su un sentiero in salita, a circa 500 metri dalla mia abitazione, e per di più era una giornata calda”.

“Sottolineo inoltre che avevo anche la mascherina – aggiunge Fermi  -Quando i due finanzieri mi hanno fermato, hanno fatto il loro lavoro e hanno ritenuto di elevare una contravvenzione verso cui farò ricorso. Ma vorrei precisare anche che, non essendo nemmeno stato riconosciuto, non mi sono mai qualificato né ho fatto alcun accenno al mio ruolo in Regione fino al momento dei saluti”.

“Perché non ho detto di essere stato multato? – conclude Fermi sul punto più critico – Sono stato il primo a dare atto del controllo. Rispetto alla contravvenzione, farò ricorso”.

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7 Commenti

  1. eh sì, porta pazienza Ale… Come dice il tuo amico Graziano la colpa è dei finanzieri che alla mattina, quando escono dalla caserma, si mettono la divisa…

    PS – che poi non si capisce bene perchè il sig. Fermi avrebbe dovuto “qualificarsi” o (peggio) “accennare al suo ruolo in Regione”: si ritiene forse superiore alle leggi ???

  2. Veramente quando metti la divisa a chi non ha un minimo di sensibilità succede anche questo! Porta pazienza Ale…

  3. Paghi e stia zitto! Quantomeno doveva portare con se un documento che attesti lo stato di salute di suo fratello e l’impossibilità a fare diversamente. Non ce l’aveva? Paghi le multe come TUTTI!

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