Dopo le aggressioni, dopo la tappa comasca del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, dopo le manifestazioni oggi il maxivertice in prefettura a Como. Al centro, appunto, gli episodi della scorsa settimana con gli autisti di Asf rimasti vittime di violenze.
Salvini a Como: “Autisti, due aggressori erano già espulsi”
AGGRESSIONI AGLI AUTISTI: TUTTI I DETTAGLI
Al tavolo di stamane tutti i sindacati, forze dell’ordine, l’assessore al personale del Comune di Como, Elena Negretti, l’Ad di Asf, Annarita Polacchinie diversi dirigenti e funzionari del trasporto pubblico, l’agenzia di sicurezza di Trenord e i vertici di Ferrovie Nord.
Tutti i rappresentanti delle aziende attive nel settore si sono impegnate su fronti specifici.
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Asf si è impegnata (riportiamo testualmente):
- alla realizzazione di una campagna di sensibilizzazione e di formazione del proprio personale per prevenire ogni fenomeno di turbativa e intemperanza degli utenti e per la gestione delle situazioni critiche in corso di accadimento, attraverso l’ottimizzazione dell’uso del sistema innovativo per la gestione delle emergenze per gli autisti già adottato a partire dall’inizio del corrente anno.
Tale sistema innovativo, tramite un’APP installata su un tablet in dotazione all’autista, posizionato su un supporto nella postazione di guida, consente di effettuare tre specifiche chiamate georeferenziate. La prima, in caso di necessità di soccorso sanitario e/o di intervento dei Vigili del Fuoco La seconda, inoltrata in modalità silenziosa “Mute Call” alle Forze di Polizia, in caso di aggressione non armata con la selezione della funzione pericolo e la specifica “aggressione in corso”. La terza per l’effettuazione di una chiamata, sempre in modalità silenziosa “Mute Call” alle Forze di Polizia, selezionando la funzionalità “aggressione armata”;
- ad incentivare il personale all’effettuazione delle segnalazioni alle Forze di Polizia con il suddetto mezzo, in caso di eventi critici per la sicurezza pubblica, al fine di effettuare una più efficace prevenzione in situazioni border line, evitando così degenerazioni più preoccupanti; ciò anche riguardo all’accertamento del mancato possesso del titolo di viaggio, che negli ultimi tempi ha costituito motivo di violente proteste
- ad implementare il servizio di vigilanza a bordo dei pullman tramite l’impiego di controllori addestrati, da adibire su tratte selezionate e negli orari più critici
- ad accelerare i tempi per l’installazione delle dotazioni passive (in particolare, le telecamere a bordo dei pullman, in prossimità della postazione degli autisti), per i primi 31 mezzi della flotta, adibiti alla circolazione urbana nel capoluogo, impegnandosi a completare l’intera dotazione entro il 2019.
- a verificare i tempi da parte dei fornitori per l’installazione nei pullman di separatori trasparenti con altezza idonea, lato guidatore, al fine di meglio proteggere l’autista da eventuali aggressioni fisiche, e consentirgli l’attivazione del sistema di allarme installato.
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Il Prefetto, Bruno Corda, ha garantito la consueta operatività delle Forze di polizia e, con la condivisione dell’Assessore del comune di Como, della Polizia Locale.
L’azienda Trenord si è impegnata:
- a intensificare il servizio di scorta treno con l’impiego di guardie particolari giurate munite del decreto prefettizio del possesso dei requisiti professionali e di capacità tecnica per lo svolgimento dei servizi di sicurezza sussidiaria, compatibilmente con le nuove assunzioni di guardie giurate qualificate;
- a sollecitare le aziende fornitrici dei servizi di vigilanza privata a bordo dei treni, vincitrici di appositi bandi di gara, per la formazione del proprio personale e per la presentazione delle istanze di aspiranti operatori allo svolgimento di sicurezza sussidiaria anche alla Prefettura di Como;
- a incrementare il rapporto sinergico già in essere tra Trenord e Compartimento Polfer Lombardia e le Forze di Polizia per gli interventi di polizia richiesti dal personale di bordo