Le parole pronunciate stamani dal direttore generale del Welfare in Regione Lombardia Giovanni Pavesi durante un intervento alla Commissione Sanità del Consiglio Regionale non erano equivocabili in alcun modo.
“Fino a ieri abbiamo rilevato un 15% di popolazione che aveva prenotato il vaccino e che essendo AstraZeneca lo ha rifiutato”.
Lombardia, il vaccino Astrazeneca è un caso: “Rinunce in aumento, il 15% lo rifiuta”
Eppure pochi istanti fa è arrivata una smentita totale dal vicepresidente di Regione Lombardia e assessore al Welfare, Letizia Moratti.
La riportiamo integrale:
Le rinunce a vaccinarsi con AstraZeneca in Lombardia sono irrisorie, piuttosto sono in aumento considerevole le domande di approfondimento e di spiegazione sul vaccino.
La vicepresidente ed assessore al Welfare, Letizia Moratti, chiarisce come nei centri vaccinali lombardi non siano in crescita i rifiuti di farsi somministrare AstraZeneca, quanto piuttosto preoccupazioni ed esigenze di avere maggiori informazioni.
“Nel corso delle anamnesi – spiega Mortatti – i nostri medici stanno ricevendo una crescente domanda di approfondimenti su AstraZeneca da parte dei cittadini che però, grazie soprattutto alla competenza, alla chiarezza e alle rassicurazioni del personale medico, accettano nella pressoché totalità di farsi vaccinare”.
“Nessun ‘allarme-rinunce’ in Lombardia dunque per AstraZeneca – conclude Moratti – perché ad oggi è meno del 5% dei cittadini che sarebbero vaccinati con questo vaccino a rifiutare effettivamente la somministrazione. Una conferma della fiducia risposta nella scienza e nei medici da parte dei nostri concittadini che stanno aderendo in modo esemplare alla fase vaccinale volta a combattere e vincere la pandemia”.