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Ats: oltre 16 mila test sugli insegnanti. A Como 6.178 (243 positivi al sierologico). Al via il Piano Scuola

Nelle ultime settimane di test sui viaggiatori che rientrano dai paesi a rischio e a pochi giorni dal rientro a scuola, Ats Insubria ha riassunto quanto sta facendo nell’aeroporto di Milano Malpensa e presentato il Piano Scuola rivolto a famiglie e personale scolastico.

I test a Malpensa

Oggi, in conferenza stampa a Varese, Marco Magrini (coordinatore dell’allestimento delle postazioni di attività di testing a Malpensa) ha dato un aggiornamento in merito ai tamponi effettuati sui passeggeri nelle ultime settimane.

“A Malpensa ci sono 8 postazioni per l’accettazione e 18 per svolgere l’attività di testing – ha ricordato – Dal 19 agosto al 10 settembre, oltre 24.500 passeggeri sono stati testati e di questi 133 sono risultati positivi. Andremo avanti a effettuare i test fino al 7 ottobre. Stiamo modulando l’attività in funzione dell’arrivo degli aerei, quindi i tamponi stanno man mano diminuendo: all’inizio ne facevamo una media di 1500 al giorno, ora circa 400-500. La refertazione dei risultati, invece, oggi avviene in circa 24 ore: un ottimo risultato dopo i ritardi che purtroppo abbiamo avuto la scorsa settimana”.

Di tutti i passeggeri testati, 11.095 provengono dalla Spagna, 13.185 mila dalla Grecia e 410 dalla Croazia.

I test sugli insegnanti

Per quanto riguarda l’attività di testing volontario sugli insegnanti, il cosiddetto pungidito, Ats Insubria ha convocato ad oggi oltre 19.231 persone e svolto test su 16.747: di questi, 381 sono risultati positivi al test ma negativi al tampone (per quelli con risultati già pervenuti ad Ats).

I test sono stati effettuati nelle tre postazioni di via Castelnuovo a Como, Malpensa Fiere a Busto Arsizio e via Monte Generoso a Varese. Chiuso, ieri, il punto di Busto Arsizio.

In particolare, a Como sono stati convocati 7.479 soggetti ma si sono presentati in 6.178 (di cui 243 positivi al test). A Varese, invece, si registra una maggiore adesione: 11.752 persone convocate, 10.569 che hanno fatto il test e 138 esiti positivi.

ATS Insubriaci tiene a ribadire che è possibile sottoporsi al test, anche concordandolo con il proprio medico di medicina generale (MMG, se lo stesso ha aderito al programma). Finora sono quasi 420 i soggetti che hanno effettuato il test dal proprio medico.”Siamo vicini al 70% delle adesioni – ha aggiunto Magrini – ma penso che supereremo questo dato entro il 18 settembre, data ultima per quest’attività. Ricordo che chi non l’ha ancora fatto può prenotare il test rapido entro il 14 settembre. Chiediamo, in particolare, alle direzioni scolastiche di inviare gli elenchi del personale non di ruolo e di recente nomina che potrà accedere al test”.

Il Piano Scuola

Presentato, sempre in conferenza stampa, anche il Piano Scuola con tutte le indicazioni per famiglie e personale scolastico in vista della ripartenza del 14 settembre.

“Il piano comporta un’attività integrata, dove è importante coinvolgere i genitori affinché assumano comportamenti responsabili- ha spiegato la Dottoressa Annalisa Donadini, Responsabile dell’Uoc Medicina Preventiva nelle Comunità – Vogliamo far sì che la frequenza a scuola rimanga un momento di socializzazione, a prescindere dal distanziamento che dobbiamo mantenere e insegnare ai nostri bambini, e salvaguardare il benessere psicologico a scuola. Per questo, stiamo predisponendo anche dei corsi webinar per i docenti”.

In particolare, sono state ribadite tutte le regole che i genitori dovranno assumere per evitare il diffondersi di casi Covid all’interno degli istituti.

“Non dovranno mai a scuola un bambino che sia caso confermato covid – ha ricordato Donadini – o che sia soggetto a provvedimento di isolamento fiduciario, o che provenga nei 14 giorni precedenti da uno dei Paesi indicati come a rischio, o ancora che al mattino abbia una temperatura superiore ai 37,5°o presenti sintomi simil-influenzali. Il compito di misurare la temperatura è dato ai genitori, devono farlo tutte le mattine. La scuola, invece, deve misurare e registrare la temperatura di docenti e tutti gli operatori. Negli asili nido e scuole materne, infine, ci deve essere la registrazione della temperatura anche per i genitori che accompagnano i bambini”.

Presentati, poi, i vari casi in cui si deve intervenire se un alunno o un docente presenta sintomi sospetti a scuola.

Se un bambino manifesta sintomi a scuola, verrà messo in un locale apposito e attenderà la famiglia che si impegnerà a ritirarlo nei tempi riaccompagnandolo al domicilio senza l’utilizzo dei mezzi pubblici, avvertirà il medico di famiglia o pediatra e questi si occuperà di formulare il sospetto e segnalarlo ad Ats con la richiesta del tampone. Il bambino rientrerà poi a scuola solo se asintomatico e con attestazione di idoneità rilasciata dal medico o pediatra. In questo primo caso, non vengono presi provvedimenti di isolamento precauzionale sulla classe dell’alunno.

Se il bambino risulta positivo al tampone e il genitore informa la scuola, questa contatterà direttamente Ats per far partire un’inchiesta epidemiologica. Si procederà, quindi, con una valutazione dei contatti stretti dell’alunno, caso per caso, e un isolamento precauzionale. Se si tratta di scuola materna o asilo nido, si valuterà l’eventuale intervento preventivo sul gruppo cui appartiene il bambino, in attesa del tampone. In tutti i casi, verrà fatta una valutazione puntuale caso per caso sia sui compagni sia sugli operatori scolastici.

Per quanto riguarda i bambini con fragilità, ovvero con maggior rischio infettivo (che presenti disabilità, patologie oncologiche, immunodepressione), questa deve essere attestata dal medico di famiglia o pediatra e segnalata al referente Covid della scuola e ad Ats.

Infine, viene richiesta da Ats una segnalazione da parte delle scuole di eventuali assenze anomale – ad esempio che si prolungano oltre il 40% della frequenza – per motivi di salute, al fine di intervenire con un’indagine epidemiologica.

Infine, in caso di positività di un docente verrà seguito lo stesso iter per positività di un alunno: una valutazione caso per caso, con isolamento precauzionale di chi ha avuto stretto contatto con il soggetto.

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