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Como, stangata tariffe per Palaghiaccio, piscine Sinigaglia e Casate, centro di Sagnino: +20%

Decisi gli aumenti tariffari (+20% con arrotondamenti) per gli impianti gestiti da Como Servizi Urbani. Parliamo di Piscina Sinigaglia, piscina di Casate, Palazzo del Ghiaccio e Centro Sportivo di Sagnino. Così sancisce la recente delibera della giunta del sindaco Rapinese su richiesta di Csu, il documento dell’esecutivo infatti precisa: “il presente provvedimento (l’aumento, Ndr) non è espressione della potestà impositiva dell’Ente, ma è funzionale alla individuazione del corrispettivo del servizio da erogare“. La delibera ricorda come “Le tariffe applicate […] sono concordate con l’Amministrazione Comunale e potranno essere modificate/aggiornate attraverso apposita delibera di Giunta o Consiglio secondo la rispettiva competenza”. E soprattutto precisa come la richiesta di aumenti arrivata da Csu sia “intesa ad ottenere da un lato l’implementazione dello schema tariffario, al fine di includere alcune voci mancanti e dall’altro l’adeguamento delle tariffe in vigore per permettere di fronteggiare gli importanti rincari delle utenze acqua, energia elettrica e riscaldamento fondamentali per permettere la migliore fruizione degli impianti“.

La giunta , infine, ritiene la “richiesta accoglibile in quanto le tariffe ad oggi applicate sono sensibilmente inferiori rispetto a quelle praticate in impianti similari“. Nel dettaglio dunque ecco come aumenteranno le tariffe a partire dal primo gennaio 2023 (click sull’immagine per ingrandire).

PISCINA SINIGAGLIA

PISCINA DI CASATE

PALAGHIACCIO

CENTRO SPORTIVO DI SAGNINO

LA DELIBERA DELLA GIUNTA

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4 Commenti

  1. Interessante! La “richiesta accoglibile in quanto le tariffe ad oggi applicate sono sensibilmente inferiori rispetto a quelle praticate in impianti similari“. E quali sarebbero gli impianti similari? Oltre alla Piscina Sinigaglia e a quella di Cesate a Como c’è quella di Muggio ma solo fra tre-sei mesi sarà riaperta. E quanti Palaghiaccio ci sono in città oltre a quello di Cesate? E ci sono altri campi di calcetto di proprietà comunale? In città gli impianti similari sono quelli di operatori privati. Quello che si paga di più serve per coprire costi, investimenti e meritati profitti. Ci sta per i privati ma per il pubblico? Gli investimenti sugli impianti pubblici sono stati fatti con i soldi dei contribuenti; i costi sono, ci si augura, uguali a quelli dei privati e il meritato profitto su strutture pubbliche è il beneficio alla collettività. Quindi? Le tariffe “devono” essere sensibilmente inferiori rispetto a quelle praticate in impianti similari “privati”!

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