In un contesto nazionale ed internazionale sempre più caratterizzato da difficoltà estreme, la parola d’ordine è ormai quella di riuscire a essere sostenibili e autosufficienti, almeno in parte. I costi proibitivi delle materie prime oltre che di gas e luce stanno stravolgendo la vita di tutti e il modo di fare impresa, se si vuole sopravvivere. Chi da tempo, e ben prima degli ultimi eventi, ha basato la propria attività sui concetti di sostenibilità e di “green” è la “Castiglioni Legnami” di Bregnano, azienda attiva nel settore della lavorazione del legno-arredo.
A tradurre questi concetti in ciò che poi è la realtà quotidiana interviene Luca Castiglioni, direttore generale di Castiglioni Legnami. “Si tratta di un modo diverso di concepire l’impresa. Noi, ovviamente, dobbiamo soddisfare le esigenze degli azionisti ma, altrettanto importante, è rendere appunto sostenibile il lavoro. E ciò si traduce, ad esempio, nel fare il possibile per curare il benessere dei nostri dipendenti e nel trasmettere qualcosa di positivo anche alla comunità nella quale siamo inseriti”. Parole che si traducono in fatti concreti. “Da noi, ormai quindici anni fa anni fa, è stato realizzato un asilo nido aziendale che può accogliere fino a 42 bambini dai 3 ai 36 mesi. È un servizio rivolto sia ai figli di collaboratori che a bambini esterni. E l’azienda si prende in carico una quota dei costi dei collaboratori. L’asilo costruito in legno, occupa una superficie coperta di 400 metri quadri, comprende una piazza alberata, un porticato e un giardino interno affacciato su un bosco di acacie”, spiega Castiglioni.
E oltre all’aspetto sociale l’azienda da tempo, e mai come ora si tratta di un tema di strettissima attualità, ha compreso l’importanza dell’autosufficienza energetica. “L’energia termica necessaria agli impianti produttivi e al riscaldamento degli ambienti di lavoro è totalmente ricavata dagli scarti di lavorazione tramite impianti che rispettano le più severe normative europee. L’azienda dispone anche di una caldaia a gas che però è utilizzata esclusivamente come back-up di quelle a biomassa. Un impianto fotovoltaico da 850kW permette all’azienda di ricavare il 40% del fabbisogno energetico. Si è rivelata una scelta giusta sotto diversi punti di vista. I materiali impiegati nelle lavorazioni sono inoltre certificati e si privilegiano quelli a basso impatto ambientale”, spiega sempre il Ceo dell’azienda che oggi ha 80 collaboratori e un fatturato di 20 milioni di euro. “I nostri sforzi sono concentrati nel creare dunque un luogo di lavoro accogliente e stimolante dove i giovani possano essere inseriti e ai quali verrà fornito il supporto necessario per specializzarsi purché ci sia la volontà di mettersi in gioco”.
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