Dopo gli ultimi raid delle baby gang a Cantù, si è tenuta oggi in Prefettura una riunione tecnica di coordinamento dei Responsabili provinciali delle Forze di Polizia, con la partecipazione del sindaco Alice Galbiati. La riunione – convocata e presieduta dal Prefetto Andrea Polichetti – è stata l’occasione per affrontare il tema del disagio giovanile in senso più ampio.
“Si tratta di un fenomeno che non è solo canturino – ha osservato il Prefetto – e che è purtroppo assai diffuso, anche se spesso la rilevanza attribuita dai social network supera l’entità delle denunce. Tuttavia, per le sue svariate implicazioni, per l’effetto imitativo che può comportare e per il coinvolgimento di minori, sia quali autori che quali vittime di reati, esso non va assolutamente sottovalutato, ma monitorato e contrastato con risposte robuste e di lungo periodo”.
A tale proposito, il Prefetto ha rimarcato la necessità che il fenomeno in questione sia affrontato, oltre che sul piano repressivo, anche in chiave di prevenzione sociale, con il coinvolgimento delle famiglie, delle agenzie educative, della scuola, del Terzo Settore, dei centri di aggregazione e dei social, in modo da aprire canali di dialogo con i giovani in virtù dei quali possano essere comprese le ragioni del disagio e avviati percorsi risolutivi.
Per quanto concerne gli aspetti di sicurezza e controllo del territorio, il Prefetto ha evidenziato che l’attività investigativa condotta dai Carabinieri ha portato rapidamente all’identificazione dei componenti di varie bande giovanili operanti in provincia e all’individuazione dei responsabili dei fatti accaduti a Cantù (5 maggiorenni e 14 minorenni): un deterrente importante, che consentirà di acquisire conoscenza diretta delle dinamiche di gruppo e potrà produrre, a breve, ulteriori, significativi risultati.
Il Prefetto ha anche rimarcato la fondamentale importanza di uno scambio informativo “fluido, aggiornato e permanente” con la Polizia Locale, per valorizzare il più possibile il “lavoro di squadra” e valutare le effettive dimensioni del fenomeno, evitando che – attualmente circoscritto – possa degenerare.
Sulla scorta di queste considerazioni, è stata prevista un’ulteriore intensificazione dei servizi di controllo del territorio da parte delle Forze dell’Ordine nella città di Cantù e nelle altre zone di interesse, attraverso un più razionale ed efficace impiego di tutte le risorse e disposizione.
Questi servizi – in forma coordinata – si avvarranno del contributo della Polizia Locale e privilegeranno soprattutto le fasce orarie caratterizzate da una maggiore concentrazione di persone nei luoghi tradizionali di aggregazione cittadina.
“Ringrazio il Prefetto per la consueta sensibilità e attenzione dimostrate nei confronti del nostro territorio – ha dichiarato il sindaco di Cantù Alice Galbiati – Confidiamo nella capacità delle Forze dell’ordine di dare una risposta forte all’allarme creatosi per via dei recenti fatti di cronaca e restiamo a disposizione per affrontare le tematiche legate alla sicurezza insieme a tutti i soggetti a vario titolo coinvolti”