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Bacche, petali e profumi: un fiore chiamato Gio Ratti, artista e chef del bosco

Se decidi di descrivere Gio Ratti devi provare a immaginartelo come una delle sue ricette, semplici ma di grandissimo effetto. E gli ingredienti che lo compongono sono, a conti fatti, tre: la passione per i fiori, l’amore per la cucina e quel tocco personale di genio e follia che fanno di lui qualcosa di più di un semplice figlio d’arte.

Il cognome, infatti, non tradisce: Gio è figlio di Alfredo Ratti (titolare, insieme al fratello Pierluigi, della Rattiflora e scomparso qualche anno fa) ed è cresciuto (letteralmente) a pane e fiori.

“Da mio padre ho imparato la passione per i fiori ma, soprattutto, per il contatto con la natura. Nessun fornitore olandese potrà mai trasmetterti quello che ho imparato da lui, quella cosa che ti fa scavalcare muretti e strapparti i pantaloni tra i rovi rovi pur di arrivare proprio a quel ramo di ciliegio – racconta – Con lui andavo nei boschi a cercare rami e bacche da aggiungere alle composizioni, ma anche fiori da mangiare”.

Ed eccolo, il secondo ingrediente: “Abbiamo sempre mangiato fiori in ditta, quando lavoravamo alle composizioni, e da piccolo adoravo bazzicare la cucina del Gatto Nero (di cui Alfredo Ratti era socio). E dopo la morte di mio padre, lo chef Giancarlo Morelli, amico di famiglia che considero il mio secondo papà, mi ha preso sotto la sua ala”.

E tra corsi di cucina in Asia e alla scuola alberghiera di Stresa, ecco che gli ingredienti si mescolano e Giovanni Ratti diventa GioRatti, che è tutta un’altra cosa.

“L’azienda che porta il mio nome è nata due anni fa e con me lavorano la mia fidanzata Simona Caredda e un collaboratore, Miguel Navarro – spiega – Ci occupiamo di allestimenti, feste private e chef a domicilio con un legame molto stretto con la natura e i materiali naturali presi dal bosco o dal mercato a km zero, come quello di Como che è una vera e propria miniera di prodotti meravigliosi”.

In soli due anni Gio Ratti ha spiccato il volo e per accorgersene basta guardare l’agenda dei suoi prossimi impegni.

“In occasione del Fuorisalone, in collaborazione con Orticolario, terrò un workshop dedicato alle bacche al CasaFacile DesignLab (lo spazio-evento allestito dalla rivista CasaFacile) sul tema delle bacche e ne parlerò anche sulla loro rivista– racconta – E, sempre per il Fuorisalone, realizzerò anche un allestimento molto suggestivo nello showroom dell’azienda di cachemire Avant Toi, per la quale cucineremo anche i nostri piatti a base di fiori”.

I suoi allestimenti, capaci di trasformare un set fotografico in un angolo di bosco, sono finiti anche sulle pagine di riviste di moda come Marie Claire e Vogue e sono volati oltreoceano: “Tramite un amico abbiamo conosciuto il fotografo di moda di fama internazionale Yuri Catania che si è innamorato dei nostri lavori, e noi dei suoi. E l’anno scorso abbiamo lavorato insieme alla campagna pubblicitaria di un’importante azienda di cosmetici di Los Angeles (House of Sillage)”.

Catania ha realizzato un servizio fotografico che ha per protagonisti i fiori che accompagnerà una lunga intervista dedicata, proprio a lui, Gio Ratti, che uscirà sul prossimo numero del magazine Posh.
E il piatto è servito.

L’articolo che avete appena letto è stato pubblicato su ComoZero settimanale, in distribuzione ogni venerdì e sabato in tutta la città: qui la mappa dei totem.

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