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I 106 anni (in Rsa) di zia Nora, la più longeva di Bellagio. L’amore è un abbraccio dalla finestra

Nel periodo post-emergenza Covid, sono tanti gli anziani all’interno delle case di riposo che non possono ancora ricevere visite faccia a faccia dai parenti.

Una condizione che, ovviamente, è legittimata dalle restrizioni ancora vigenti per evitare la diffusione del virus ma che di fatto prolunga l’isolamento di queste persone e ritarda il momento in cui potranno tornare ad abbracciare i propri cari.

Se poi è il giorno del tuo compleanno, e se di anni ne compi ben 106 e di fatto sei la signora più longeva di Bellagio, il dispiacere è ancora maggiore quando l’unico contatto con la tua famiglia è un vetro sui cui poggiare le mani e attraverso cui mandare un sorriso.

Oggi, infatti, Onorina Cranchi (per tutti zia Nora) ha festeggiato il suo grande giorno in casa di riposo.

“Sicuramente è il suo primo compleanno in isolamento, tra mascherine e mille precauzioni – spiega la nipote Enrica Sala – Noi avremo solo una mano appoggiata a una vetrata, per un semplice contatto. Lei poi, che ha sempre baciato e abbracciato tutti, è dispiaciuta di non poter festeggiare appieno con noi. In casa di riposo le faranno una piccola festa domani, con le sole persone del piano dove si trova la sua stanza. Sarà quindi limitatissimo, una ventina di persone al massimo”.

Per tanti anni segretaria del Generale Carlo Montù, poi una lunga carriera negli hotel di varie località italiane tra cui il Grand Hotel Tremezzo, Zia Nora avrebbe voluto festeggiare come 6 anni fa proprio nell’albergo sul lago dove ha lavorato per molte stagioni. Ma, causa restrizioni ancora vigenti, è stato tutto rimandato.

“Lei sarebbe voluta tornare al Grand Hotel Tremezzo, dove è stata per molti anni e aveva festeggiato il suo centesimo compleanno ma purtroppo tutto rimandato – continua – Le abbiamo dovuto mandare i pasticcini in casa di riposo, non abbiamo potuto nemmeno fare una torta”.

Così, per portarle un saluto e i migliori auguri in questo strano compleanno, la famiglia si è recata in questi giorni a piccoli gruppi per farle visita. “Noi sul piazzale, lei all’interno della struttura e un telefono che ci aiuta nella comunicazione – spiega – In tanti la conoscono e aspettavano il suo compleanno con gioia, purtroppo non riusciranno a festeggiarla e quindi sarà un po’ sola”.

“Ad ogni modo, vogliamo ringraziare la Rsa Fondazione Greco de Vecchi che sta facendo di tutto per festeggiarla al meglio, nonostante le condizioni attuali – conclude – L’ultima volta che l’abbiamo vista è stato a fine febbraio, in una delle domeniche che tanto adorava perché poteva venire a trovaci e mangiare la sua amata polenta, ora invece è nel suo splendido isolamento come lo chiama lei. Le abbiamo fatto avere una foto del compleanno dello scorso anno, insieme ai parenti, così la può tenere sul comodino e guardarci da lì”.

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