Una Bellagio surreale e bucolica: questo è, ai tempi del Coronavirus, il volto della Perla del Lario, rinomata meta turistica amata in tutto il mondo per le bellezze paesaggistiche e i pittoreschi scorci che si affacciano sul Lago di Como.
A quest’ora, pressoché ogni anno, le strade del paese sono affollate da turisti che indicano l’arrivo della bella stagione e che ammirano il panorama gustando un buon gelato.
Ora, invece, non c’è nessuno a godere della primavera alle porte. Il sole riflette i suoi raggi sulle strade deserte, bussando alle serrande abbassate dei negozi e dei bar sotto i portici.
Dalla parte opposta, ecco il lungolago. Sulle sponde sono parcheggiati, immobili, traghetti, battelli, taxi boat che oscillano silenti al ritmo della leggerissima onda sul lago.
Ma ciò che rapisce l’attenzione è un silenzio quasi spettrale. Sicuramente atipico per questo momento dell’anno, nella Perla del Lario.
Persino la celebre Salita Serbelloni, sempre colma di visitatori che si affacciano incuriositi a negozi e ristoranti, oggi appare quieta e immobile.
Infine, lo sguardo non può che cadere sui tanti parcheggi che, durante tutto l’anno, sono meta ambita di qualsiasi bellagino e turista. Oggi, invece, sembrano l’utopia di qualsiasi automobilista.
Conclusione (doverosa) di questo breve viaggio nella Bellagio deserta: i cittadini, coscienti della situazione, sembrano aver recepito il messaggio. Un ottimo segnale di quel senso civico che, oggi, è più che necessario per uscire dall’emergenza Coronavirus.
E che a breve, se “andrà tutto bene”, riporterà la gente per le strade del paese.
3 Commenti
C’è cuore nel testo e le foto sono bellissime! Bellagio rimane per ora una piccola perla silente che fra poco si risvegliera’ in tutto il suo splendore.
Mapi
Ottimo articolo ! Brava la giornalista! Luisa
Cari bellagini scaricate la app Municipium. Cercate e selezionate il comune di Bellagio, autorizzate le notifiche e sarete aggiornati sulle news