I prezzi sono risaliti. È sotto gli occhi di tutti la nuova impennata nel costo dei carburanti, specialmente per la “verde”. Passando lungo le strade in cerca di un distributore, balzano subito all’occhio le cifre riportate sui display elettronici per rendersi conto che ormai si è nuovamente superata la soglia dei due euro al litro al “servito” e si è tornati a lambire pericolosamente questo tetto anche nel “self”.
Tutto questo nonostante sia sempre attivo il taglio delle accise in vigore fino al prossimo 8 luglio. Attualmente la media nazionale per la benzina in modalità self ha toccato 1,93 euro al litro mentre sul prezzo della servita si arriva oltre i 2 euro. Leggermente più bassi i prezzi del diesel che comunque si aggirano su 1,831 al self. Ma le oscillazioni sono continue.
E all’orizzonte si profilano nuove potenziali problemi. Con l’arrivo dell’estate e delle vacanze infatti spostarsi per le ferie con questi prezzi sarà molto complesso. Da qui la necessità di intervenire: allo studio da parte del Governo ci sarebbero infatti ulteriori azioni per contenere i costi.
Nel frattempo le associazioni di consumatori si stanno mobilitando e il 10 giugno in ogni capoluogo di Regione andrà in scena la manifestazione “Pentole vuote”, voluta per sottolineare come l’emergenza dei costi energetici in primis e i rincari più svariati, a partire proprio da quelli legati ai carburanti stiano mettendo sempre più in difficoltà le persone. “Oggi un quarto delle famiglie è già in difficoltà. Il titolo della manifestazione vuole sottolineare proprio il fatto che sta diventando sempre più complesso poter far da mangiare per i costi energetici – spiega il presidente di Federconsumatori Como, Mara Merlo – E ovviamente la benzina così cara rappresenta un ulteriore tema. Non c’è corrispondenza tra il prezzo al barile e quello alla pompa”.
Ecco dunque perché si scenderà in piazza: nello specifico la delegazione comasca e tutti gli altri partecipanti, dai sindacati al terzo settore, si ritroveranno sotto la Prefettura di Milano. E sempre sulla benzina “l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori ha calcolato, tenendo conto delle variazioni del costo del petrolio, del livello di cambio e del taglio delle accise, che ancora oggi sui carburanti vi è un sovrapprezzo di circa 23 centesimi. Questo si traduce, per una famiglia che effettua 2 pieni al mese di circa 50 litri, in un aggravio di 264 euro annui. Rincari elevatissimi e ingiustificati che fanno lievitare a dismisura i prezzi dei beni di largo consumo, trasportati per oltre l’86% su gomma. Di questo passo i costi divengono insostenibili per le famiglie, che sono costrette sempre di più a fare tagli e rinunce, persino nel settore alimentare e delle cure”, spiega Federconsumatori.
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