Dopo Cernobbio, anche Blevio sorpassa a destra Como, in fatto di cultura, eventi e marketing territoriale.
Qualche mese fa, su queste pagine, scrivevamo di come Matteo Monti, sindaco di Cernobbio, avesse colto l’attimo, dando disponibilità a UniIndustria per valutare la realizzazione di un enorme parco galleggiante per eventi e concerti dal nome “Il Grande Sogno”.
Il progetto era inizialmente inteso per Como città ma dubbi dall’amministrazione avevano fatto colare a picco il tutto.
Chi, questo weekend, è passato da Blevio ha potuto invece notare uno striscione affisso nel centro del paese che leggeva “Como dorme…Blevio balla!”.
Lungi dall’essere una provocazione gratuita, si tratta di un messaggio promozionale del Blevio Summer Festival che si terrà tra il 12 e il 14 Luglio prossimi.
“Si tratta di una goliardata che è venuta in mente agli organizzatori della ProLoco. Lo striscione è usato almeno dal 2015 – racconta, divertito, Alberto Trabucchi, primo cittadino di Blevio, rieletto alle elezioni di settimana scorsa – ma aldilà di quello, riflette lo sforzo che stiamo facendo per strutturare una serie di eventi che, da una parte, possano essere goduti dai cittadini e, dall’altra, possano attrarre turisti e visitatori, il cui numero è cresciuto esponenzialmente negli ultimi anni”.
Diplomatico ma pratico, Trabucchi ha in mente un piano ben dettagliato per Blevio e il marketing territoriale dell’area: “Abbiamo sempre collaborato con le associazioni locali per creare degli eventi per i cittadini come la Notte Bianca di Blevio. Ma volevamo che questa si evolvesse in un evento turistico che potesse attirare più persone con il Blevio Summer Festival. Per quanto riguarda il resto dell’anno siamo nel circuito della Lake Como Christmas Night e del Festival di Bellagio e del Lago di Como, che vedrà uno dei suoi concerti tenersi proprio qui da noi”.
La strategia eventi di Blevio va quindi in due direzioni. Da una parte, inserirsi in format già esistenti. Dall’altra lanciarne di propri per consolidare una tradizione con un appeal internazionale. “Si tratta dell’unico modo per poter valorizzare il territorio. Siamo un comune piccolo e più si riesce a fare sistema meglio è.”
E per quanto riguarda la risaputa indolenza dell’amministrazione comasca nell’organizzare – o non organizzare – eventi di rilievo?
“Da amministratore, preferisco non entrare nel merito delle specifiche difficoltà che un sindaco può incontrare sul proprio cammino. La burocrazia a volte può diventare un ostacolo insormontabile – dice il primo cittadino, con tatto – rimane il fatto che il nostro territorio è spettacolare ma se non sappiamo “venderlo”, se non sappiamo fare marketing territoriale, è difficile che le persone vengano a visitarlo”.
Un commento
“cultura, eventi e marketing territoriale” …. a me non risulta. Non bastano dichiarazioni e grandi titoli sui giornali per trasformare la realtà.