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Blevio-Torno e poi la scalinata fino a Brunate (con noleggio bici e ristoro): rinasce il percorso tra lago, verde e cielo

Nel 2019, complice un golosissimo bando “Emblematici Cariplo” destinato a tre province, tra cui quella di Como, Blevio sognava un ponte lungo 40 metri e il recupero del tratto dell’antica Strada Regia fino a Como per farne un meraviglioso percorso pedonale, la “Via della Bellezza”, con un investimento capace di far rivivere, con una declinazione turistica tutt’altro che secondaria, un importantissimo pezzo di storia.

Poi il finanziamento sfumato, a cui si sono aggiunti gli eventi catastrofici che, l’anno scorso, hanno provocato frane e smottamenti causando danni enormi a questo territorio ed ecco che questo bellissimo progetto rischiava di tornare per sempre nel cassetto dei sogni.

E invece no: “Sfumati gli Emblematici Cariplo, l’anno scorso abbiamo partecipato al bando ‘Borgo ospitale’ promosso dalla Comunità Montana Triangolo Lariano ottenendo un finanziamento di un milione e mezzo di euro – spiega il sindaco di Blevio Alberto Trabucchi – ovviamente si tratta di una cifra diversa da quella ipotizzata qualche anno fa ma, soprattutto, dobbiamo fare i conti con una situazione di dissesto molto più grave di quella precedente, oltre che con i costi delle materie prime triplicati, e questo ci ha inevitabilmente costretti a rivedere il progetto”.

Abbandonata, si spera solo momentaneamente, l’ipotesi di ripristinare il collegamento pedonale con Como, ecco però delinearsi un progetto altrettanto affascinante: “Dobbiamo ancora ultimare tutti i sopralluoghi ma l’idea è quella di rendere percorribile il tratto tra Blevio e Torno, da cui poi si può già proseguire fino a Nesso – dice il primo cittadino – inoltre, tramite una scalinata, vogliamo collegarci al percorso che sale a Brunate, un tratto che ha una forte valenza turistica che pensiamo di valorizzare anche realizzando un punto di sosta in un’area comunale a Capovico in cui ipotizziamo un noleggio di bici e, in futuro, anche un punto di ristoro”.

E se per vedere realizzata quest’opera bisognerà aspettare fino al 2024, il progetto che permetterebbe di raggiungere la città di Como a piedi percorrendo la Strada Regia resta, almeno per il momento, solo un sogno. “È un progetto in cui crediamo e che ci piacerebbe vedere realizzato ma purtroppo, per il momento, dobbiamo essere concreti e concentrarci sulle opere fattibili perché i costi della messa in sicurezza dell’area di dissesto causata dal maltempo dell’estate scorsa sono esorbitanti – spiega nel dettaglio Trabucchi – sicuramente però, se se ne presenterà l’occasione, cercheremo nuovi finanziamenti anche per realizzare questo importante tratto”.

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5 Commenti

  1. Sono un comasco trasferitosi a Brunate, frequentemente percorro la Strada Regia fra Brunate e il Montepiatto.
    I turisti stranieri che incontro sul percorso restano increduli che non sia possibile creare un anello percorribile almeno stagionalmente che partendo da Como – funicolare – Brunate, Strada Regia – baite di Blevio – Montepiatto, Torno – battello per Blevio – con arrivo a Como.
    Si potrebbe dotare il percorso di punti di ristoro convertendo qualche baita di Blevio.
    Il percorso non sarebbe impegnativo dal punto di vista fisico, è alla portata anche di persone anziane.
    In nessun Paese al mondo si sarebbe lasciato degradare l’area montana sopra Blevio e Torno. Sia per la sua valenza panoramica che per eliminare il pericolo di frane e alluvioni che si ripetono annualmente con grave danno delle abitazioni e della strada Lariana fra Como e Torno. E’ necessario intervenire preventivamente con la pulizia dei boschi e dei sentieri, non sarebbe una spesa ma un investimento.
    Era ora che qualcuno si svegliasse, Sindaco Trabucchi l’idea è buona e i soldi si trovano, avanti costituisca un organismo sovra-comunale Blevio-Brunate-Torno, in poco tempo si può creare un progetto con il quale chiedere i fondi del PNRR.

  2. È il vecchissimo percorso che dal Pissarottino scendeva a Sopravilla. Sentiero ultracentenario lasciato completamente franare negli anni 80. È un percorso unico e strepitoso che speriamo venga ripristinato al meglio.

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