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Caso Bocciofila, Fumagalli eletto presidente chiarisce subito: “Noi non ci muoviamo”. Nel nuovo Consiglio anche l’ex candidato sindaco, i nomi

Le parole d’ordine sono cristalline e ripetute a ogni risposta “noi andiamo avanti con le nostre attività, da qui non ci muoviamo”. Oggi, 22 gennaio 2024, la Bocciofila dei Combattenti e Reduci di via Balestra con i soci riuniti ha eletto la nuova dirigenza. E come ci si poteva ampiamente aspettare è stato scelto presidente il vice uscente Renato Fumagalli, al suo posto eletta Mariapia Roncoroni. E’ ovvio, per entrambi si tratta di meriti sul campo, sono i due volti che nel corso degli scorsi mesi hanno guidato l’azione del club contro la decisione del Comune di chiudere gli storici locali in vista della realizzazione del museo, nella ex Chiesa delle Orfanelle, dedicato al “Tesoro di Como” e più in generale dell’intero rifacimento del compendio che parte da piazza Medaglie d’Oro e arriva ai giardini sopra le mura a pochi passi da Torre San Vitale (qui i dettagli, le cronache e le manifestazioni dei mesi scorsi).

Quel che va raccontato, non negando una punta di nostro stupore, è il cambio di passo (o quantomeno un netto rafforzamento di posizione) oggi nelle parole del neo presidente. Se l’ultimo incontro tra la Bocciofila e il sindaco Rapinese aveva dato la sensazione di una quasi resa, una rassegnazione generale degli iscritti di fronte ai progetti amministrativi (qui: Incontro Bocciofila-Rapinese: “Impegno a lasciarci qui fino all’avvio dei lavori. Poi chiuderemo per sempre”) dove Davide lascia che Golia faccia il suo, ecco che fresco d’investitura Fumagalli ha toni diversi, pimpanti per non dire battaglieri sia pure sempre gentili: “Abbiamo deciso, andiamo avanti, ci iscriviamo come ogni anno alla Fib (Federazione Italiana Bocce), tessereremo i soci e i simpatizzanti, organizzeremo manifestazioni ed eventi. Ripeto, andiamo avanti con l’attività. Così è stato deciso”.

Ma avanti, fisicamente, dove?
In via Balestra, non ci muoviamo.

Ah. Però, presidente, se vi dicono di riempire le scatole e svuotare tutto voi che fate?
Vedremo il da farsi, ho parlato con il sindaco e mi ha detto che presenterà il progetto per il museo il 15 febbraio ma per ora facciamo come abbiamo sempre fatto, il soci vogliono proseguire. Tutti ma tutti dicono “non muoviamoci”. Abbiamo lottato in questi mesi, è giusto così.

Perdoni l’insistenza ma, creda, serve un atto di realismo: prima o poi dovrete uscire.
Il rischio c’è, magari domattina. Staremo a vedere.

L’ipotesi nuova sede alla Cascina Massée di Albate è praticabile?
Il sindaco ce l’ha proposta ma se i soci non vogliono andare non posso obbligarli. Certo, quando ci chiameranno per un sopralluogo ci saremo ma la maggior parte degli iscritti ha già detto no.

Insomma, tirate dritto.
Seguiremo gli eventi. L’unico cambiamento oggi è che c’è un nuovo Consiglio.

Ci tenga aggiornati.
Ovvio.

A proposito degli eletti, nel nuovo vertice dell’associazione sportiva planano anche i nomi di Franco di Franco e dell’ex candidato sindaco Roberto Adduci che nei mesi scorsi è stato molto vicino al club aiutando a organizzare concerti e iniziative.

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