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Butti: “Casa del Fascio senza ex: non è nostalgia ma fatto culturale. E nel 2015…”

In principio fu l’architetto Attilio Terragni (qui l’articolo), il 21 settembre scorso, con l’affermazione che sarebbe ora di togliere il prefisso “ex” dalla denominazione ufficiale della Casa del Fascio di Como oggi visibile anche davanti al celeberrimo edificio-capolavoro.

Il secondo atto, se si vuole, è andato in scena ieri (qui l’articolo), con una sorta di negazione indiretta della tesi: il già noto invito diffuso dall’Ordine degli Architetti comaschi per la celebrazione del 60esimo di fondazione. Documento dove il prefisso era ed è tuttora in bella mostra.

Ora sul palco della polemica cultural-linguistica sale anche l’assessore al Commercio di Palazzo Cernezzi, Marco Butti (Fratelli d’Italia). Che rilancia e sostiene le posizioni di Attilio Terragni. Per convinzione personale e con sagacia politica, cioè citando una definizione (senza “ex”) nata ai tempi della giunta Lucini per il sito-vetrina turistico ufficiale della città di Como visitcomo.eu (lo trovate qui).

“In merito al dibattito sulla Casa del Fascio – ha scritto oggi sulla propria pagina Facebook Butti – ritengo corretta la posizione di Attilio Terragni. Personalmente non amo i prefissi verbali e telefonici e credo si tratti di una questione culturale e non di nostalgia del fascismo. Mi consolo e segnalo come sul sito del Comune visitcomo.eu (andato online nel 2015…) il monumento viene indicato come Casa del Fascio, massima espressione del Razionalismo comasco”.

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4 Commenti

  1. Puntualizzazione condivisa.
    Come è possibile pensare che una corrente culturale avveniristica con espressione razionalistica unica, prodotta in in contesto storico, possa essere confinata in “ex”o “fu” ?
    Purtroppo, e lo dico con rammarico, molti architetti credendosi Terragni o Cattaneo o Radice, vogliano in qualche modo cancellare un pezzo di storia d’Italia. Quello che è avvenuto non è e non va dimenticato per progredire.

    1. “Ex” si riferisce alla funzione, non alla corrente culturale/artistica ed è un dato di fatto.

      Tant’è che viene usato per tanti altri edifici: a Como ex Fulda, ex Trevitex, ex Fisac, etc..

  2. Andando ad Atene, i nostri intellettuali andrebbero a visitare non il Partenone, ma, per timore/pudore di essere scambiati come fedeli di Atena Parthenos, l’ex Partenone.

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