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Caccia ai taxi a Como? Buone notizie, arrivano 23 nuove licenze. Valgono 135mila euro l’una

Decisione attesa, un importante passo avanti. La giunta del sindaco Alessandro Rapinese ha deliberato l’aumento delle licenze dei taxi a Como portandole da 45 a 68. 23 taxi dunque si aggiungeranno alla flotta per rispondere a una domanda ormai esplosiva in particolare nel periodo turistico che oramai parte a marzo, tocca il clou tra giugno e agosto, e va a concludersi a ottobre, segnando di fatto una quasi completa destagionalizzazione.

Ogni licenza ha un valore di 135mila euro.

Da ricordare, come raccontavamo ieri, che è stato anche deciso l’aumento delle tariffe: Como, dopo i parcheggi la giunta aumenta le tariffe dei taxi: rincari già per Pasqua.

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8 Commenti

  1. Una risposta per tutti quelli che stanno già facendo polemica (inutile, dato che non si sono neanche premurati di informarsi) sui 135.000€ immaginando già il sindaco che nuota nei dobloni d’oro di poveri sventurati che vogliono fare i taxisti.

    Le licenze costano solo due marche da bollo per presentare la domanda di partecipazione al bando. Ma è ovvio che una licenza avrà sempre un valore economico che concorrerà a definire l’eventuale prezzo nel momento in cui la licenza verrà venduta. Gli unici requisiti necessari sono quelli morali (quindi fedina penale pulita e antimafia) e quelli professionali, ossia l’iscrizione al ruolo dei conducenti e autoservizi pubblici.

  2. Bene, finalmente una decisione della attuale giunta che, come opinione personale, giudico positivamente.
    Tante città italiane soffrono di carenza di taxi, questo passo avanti rende la nostra città più attrattiva turisticamente e rende questo servizio più disponibile anche per i cittadini.

  3. mi pareva di sapere che le licenze sono gratuite.. basta farne richiesta in comune.
    Evidentemente mi sbaglio.
    I soldi vanno al comune ? O a qualche intermediario?

    1. In base all’ultima legge votata nel Parlamento delle Lobby (la cui attuale maggioranza è espressione dei cittadini comaschi), l’intero incasso delle licenze sarà suddiviso tra gli attuali titolari di licenza taxi per compensare la perdita di guadagno che avranno con le nuove licenze. Presupposto falso, perché se il servizio è carente vuol dire che loro continueranno a lavorare come prima e i nuovi taxi andranno ad intercettare una domanda che prima restava scoperta. Ma insomma va da sempre così, oggi un po’ di più. Se non sei un tassista, un balneare, un ambulante, un notaio, un autotrasportatore… insomma, se sei un cittadino normale, non conti nulla.

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