“All’Italia il turismo non interessa”. Una ginocchiata secca nel dibattito in corso in questi giorni sulla questione turistica comasca. Arriva da Andrea Camesasca, uno degli albergatori più importanti del territorio, nonché delegato al Turismo nella giunta della Camera di Commercio.
Citta piena nel weekend di Pasqua, un grandissimo successo per il territorio che ha evidenziato, però, fortissimi limiti logistici. Serpentoni infiniti alle biglietterie della Navigazione e della Funicolare, traffico bloccato, cronica assenza di parcheggi. Tanto per citare.
“Non servono le agenzie territoriali – spiega Camesasca – perché prima o poi chiudono tutte. Il soggetto gestore del turismo è regionale, la Legge è regionale la materia deve essere gestita nel complesso non è possibile delegare solo ai singoli territori”.
Insomma “Le Agenzie turistiche territoriali si limitano a essere quattro amici al bar che chiacchierano. Governance e cultura turistica devono essere ingegnerizzate in un sistema comunicante nazionale, regionale che crei comunicazione tra province”.
TURISMO: TUTTI GLI APPROFONDIMENTI DI QUESTI GIORNI
Quindi la gestione dei flussi gestita solo dal campanile rischia solo di implodere
Certamente. Ma poi chiediamoci: chi sono i turisti? Quelli che restano almeno una notte e non pià di un anno. A Como abbiamo prevalentemente escursionisti. Passanti per la meta di giornata che mangiano un panino sui gradini della basilica e non fanno economia. Certo non sono da penalizzare ma dobbiamo regolamentare il turismo vero
Il giorno di Pasqua i musei erano chiusi nonostante l’iniziativa ministeriale
Altro cruccio nazionale. Nel mondo si parla di experience, noi abbiamo i musei didattici noiosi
Manca una vera offerta digitale sul fronte turismo
Di recente abbiamo lanciato lakecomo.it, è una conquista di civiltà. Lavora su una piattaforma open source, si trova tutto e possono essere veicolate offerte
Bene ma oggi non è ancora possibile prenotare i mezzi pubblici da App
La Navigazione ci sta arrivando. Certo, rispetto a tanti paesi stranieri siamo indietro. Non siamo brutti e cattivi ma c’è molto da fare. Manderemo i compitini al nuovo assessore regionale al turismo (Lara Magoni)
Il turismo funziona e si è destagionalizzato. Serve una cultura digitale complessiva che lo promuova in modo organico
Anche in questo caso serve un progetto dall’alto, altrimenti si va in ordine sparso e ciascuno si fa il proprio microsito. Dobbiamo lavorare con calma, metodo e procedure. Noi comaschi siamo bravi a criticare. Ricordiamo che una volta agosto era un mese morto. Ora contiamo grandi numeri. Abbiamo uno dei migliori uffici studi in Camera di Commercio, dobbiamo analizzare i dati in tempo reale