Chi investirebbe 80mila euro in un campo sportivo sapendo che, tra tre anni, la concessione potrebbe non essere più rinnovata? Chiunque creda, con un abbondante pizzico di follia, che il sogno di regalare ai ragazzi, e a un intero quartiere, uno spazio di aggregazione sempre più bello e funzionale valga più di qualsiasi rischio e burocrazia, ovviamente. E i folli, in questo caso, sono quelli dell’U.S. Tavernola che oggi, lunedì 11 luglio, inaugureranno i lavori per la trasformazione del campo da allenamento, oggi in terra e ghiaietto, in un moderno campo in sintetico.
Un cantiere che è l’ultima tappa di in progetto, ribattezzato #ScendiInCampoConNoi nato in collaborazione con la Parrocchia di Tavernola guidata da don Roberto Bartesaghi, l’Associazione Noi e il Sorriso di Geky che hanno letteralmente unito le forze per creare uno spazio a disposizione non solo della società sportiva ma anche di scuole, cooperative sociali, associazioni e dell’intero quartiere.
“E’ un progetto in cui crediamo tutti fortemente nonostante il costo complessivo, circa 80mila euro, sia una grossa cifra per realtà come le nostre – raccontano Daniels Zampieri e Matteo Butti, rispettivamente presidente e tesoriere del Tavernola – per questo abbiamo coinvolto sponsor privati e aperto una raccolta fondi grazie all’aiuto della mamma di un nostro atleta, Caterina Ferrari, crowfounder di professione arrivando a raccogliere quasi tre quarti della cifra necessaria (chi volesse può ancora contribuire qui)”.
E dopo i due campi da beach volley, già pronti per essere prenotati dagli appassionati e che ospiteranno un torneo i prossimi 21-22-23 luglio, ora iniziano anche i lavori per il campo da calcio in sintetico.
Con un “piccolo” problema, però, che accomuna la maggior parte delle società sportive cittadine: “La proprietà dei campi è comunale e la concessione, normalmente, è rinnovata di anno in anno il che si traduce nell’impossibilità di fare investimenti a lungo termine e accedere a qualsiasi bando, visto che per provare a ottenere questo tipo di fondi sono richieste concessioni di almeno 5 anni – spiegano – noi siamo riusciti a strappare una concessione di 3 anni che scadrà nel 2025 e, nell’ultima riunione della giunta Landriscina, abbiamo ottenuto l’autorizzazione a iniziare almeno i lavori per il sintetico”.
Nel cassetto dei sogni, però, c’è anche il progetto, già presentato informalmente al Comune, di realizzare anche una struttura ricettiva che possa diventare anche sala civica a disposizione delle associazioni del quartiere “ma per farlo servono concessioni più lunghe, che permettano di accedere a finanziamenti pubblici e ammortizzare nel tempo l’investimento, cosa che oggi non è possibile fare – concludono Zampieri e Butti – per questo speriamo che il cambiamento di rotta promesso dal nuovo sindaco Rapinese non resti solo sulla carta, per il bene dei ragazzi, che qui trovano un ambiente di crescita sano”.
2 Commenti
Ma grazie a chi ha reso possibile ciò? Parlo della Giunta Landriscina, magari ogni tanto dare a Cesare ciò che è di Cesare…
Grandissimi !