Proprio nelle ore in cui, a Como, Fratelli d’Italia sembra escludere l’opzione (qui l’articolo), il progetto del campus per le scuole superiori nell’area dell’ex ospedale psichiatrico San Martino compie un altro passo decisivo. Pochi giorni fa è arrivato il parere favorevole da parte della Soprintendenza.
“Questo è sicuramente un passaggio molto importante – ha detto il presidente della Provincia di Como, Fiorenzo Bongiasca – Regione Lombardia infatti aveva richiesto, per evitare che potessero sorgere problemi in una fase successiva dell’iter che lo studio di fattibilità da noi realizzato venisse prima sottoposto a un parere da parte appunto della Sovrintendenza. Così abbiamo fatto”.
E lo scorso giovedì è arrivato il via libera. “Si tratta ovviamente di una buona notizia che ci convince sempre di più della bontà del piano che stiamo portando avanti”, aggiunge Bongiasca. L’idea, targata 2020, del presidente della provincia di Como è dunque sempre più concreta. Il progetto nacque, era il 2019, dalla necessità di trovare una nuova sede per il Setificio e poi si ampliò l’anno successivo con l’ipotesi di concentrare le scuole superiori su quell’area di otto ettari già individuata come sede perfetta, in passato, per un campus universitario
“Ora scattano le altre fasi. Si dovrà andare, conto al massimo entro un paio di settimane, alla direzione generale di Regione Lombardia. Altro passaggio importate per proseguire l’iter”, chiude il numero uno di Villa Saporiti. Ovviamente sul piatto rimane, dopo l’iter burocratico, l’aspetto economico del progetto.
Ma Bongiasca, come già in passato è fiducioso. “Le risorse necessarie saranno trovate, vista l’importanza di questa ideaun progetto simile”. Proprio questo piano, fortemente voluto da Villa Saporiti, era stato al centro di un ordine del giorno al bilancio 2021-2023 presentato dal consigliere regionale del Pd Angelo Orsenigo e votato favorevolmente dal consiglio della Lombardia nel dicembre del 2020 (qui gli approfondimenti).
3 Commenti
Socialismo e con questa classe politica non ci si può aspettare nient’altro… ci dovrebbe essere un grande dibattito nazionale su come formare i politici..
Ma perché se la provincia non deve più nemmeno esistere, come da referendum, persone come Bongiasca, che neppure dovrebbero quindi esistere come ruolo, ci devono distruggere l’ultimo sogno verde della nostra città?? Ribelliamoci!!
Il referendum sulle provincie non è passato….