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Canton Ticino, il Suv italiano nel posto per auto elettriche simula la ricarica: cavo appoggiato sulla gomma. Multato

Una prestigiosissimo Suv ad alimentazione tradizionale benzina o diesel, di targa italiana, parcheggiato in uno spazio in realtà riservato unicamente alle auto elettriche. In più, per simulare la ricarica e ingannare l’occhio di eventuali controllori, con addirittura il cavo della ricarica tirato e lo spinotto poi appoggiato allo pneumatico anteriore.

Una scena davvero degna di un film di Totò, quella immortalata e denunciata dal deputato della Lega dei Ticinesi Lorenzo Quadri, noto fustigatore delle scorrettezze tricolori oltreconfine (e ai tempi, feroce contestatore del cosiddetto “carro attrezzi per soli svizzeri” annunciato dal sindaco di Como).

“Il furbetto italico parcheggia il macchinone non elettrico nel posto riservato alle auto elettriche – racconta Quadri – e pure fuori dalle righe. Poi, per simulare la ricarica, appoggia la presa della corrente sulla ruota: tanto gli svizzerotti sono fessi e non si accorgono di niente!”. Una vena di sarcasmo a cui però fa subito seguito la soddisfazione per l’esito della vicenda: “Ma gli è andata buca, perché si è comunque beccato la contravvenzione (sul parabrezza). Vuoi vedere che avrà ancora la tolla di lamentarsene?”.

Como, la denuncia: “Io, investita sulle strisce da un monopattino. Vanno troppo veloci e senza regole”

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16 Commenti

  1. Eh si sempre colpa degli italiani, ma quando i suoi connazionali fanno i loro porci comodi qui perché “in italia possiamo fare quello che non possiamo fare in Svizzera” va bene

  2. Visto il mezzo non penso che l’abbia fatto per risparmiare i soldi del parcheggio. Sembra più una bravata per vantarsi con gli amici alle spalle degli svizzerotti, stile supercazzola di “Amici miei”. Discutibile ma divertente.

  3. Esiste la range Rover ibrida plug-in, magari l’ha solo posteggiata al contrario e visto che è lunga 5 metri non ci arrivava il cavo!

  4. I cialtroni sono presenti in tutte le nazioni, non piangiamoci addosso, anche la virtuosa Svizzera da natali a simili fenomeni

  5. Bè messa così allora è meglio che non parliamo di quelle commesse ogni giorno dagli ormai 80000……
    E le faccio presente che gran parte dei connazionali da lei citati sono italiani residenti in Ticino, una marea al giorno d’oggi .

  6. Che dire ,non e ne il primo e nell’ultimo italiano che vuole fare il fenomeno in svizzera.pero per colpa di queste persone il resto dell’italiano viene giudicato male ,io da italiano gli darei una diffida di non poter più entrare in svizzera.tanti di questi furbi stanno rovinando la Svizzera.ci vorrebbe più controllo alle frontiere ,da quando anno aperto le frontiere e brutto dirlo ma la Svizzera è finita specialmente nel cantone Ticino sta diventando come l’Italia se no peggio.

  7. Vergognati. Grazie alla gente come te la reputazione degli italiani onesti all’estero è compromessa…. Se vuoi il rispetto prima rispetta.
    Ti auguro una multa molto onerosa e se fossi l’agente che ti ha multato ti sequestrerei anche il veicolo.

  8. ben gli sta e spero in una onerosa multa. E quelli della legaticinese la smettano di parlare per niente viste le irregolaritá commesse dai suoi connazionali in Italia. Chi sbagli paga. Punto.

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