La guerra della benzina si gioca sempre più sulla linea di confine. La crescita smisurata dei prezzi dei carburanti spinge ormai a cercare ogni stratagemma per intercettare i poveri automobilisti sempre più vittime del pieno a peso d’oro. E allora ecco che – mentre in Italia il taglio di 30 centesimi delle accise sarà operativo fino al 2 agosto – appena superato il confine c’è chi cerca di contrastare la fuga degli svizzeri verso i più convenienti distributori italiani e chi prova ad attirare quelli che un tempo erano clienti abituali con delle iniziative che stanno facendo discutere. Come riportato nelle ore passate dalla Rsi (qui la notizia) infatti in diversi distributori di confine, sul lato ticinese, i gestori, per non perdere la clientela lombarda, hanno cominciato a praticare sconti sui prezzi in euro. E in vari casi la differenza si aggira sui 30 centesimi.
Dopo le segnalazioni, il tam tam sui social si è immediatamente attivato. E in poche ore i tantissimi frontalieri che si tengono appunto in contatto via web hanno cominciato a disegnare una mappa dove in effetti, con tanto di nomi dei distributori e luoghi, vengono segnalate le stazioni di servizio che applicano simili sconti. C’è chi ad esempio indicava, solo poche ore fa, dove oggi la verde si pagava addirittura 1 euro e 96 centesimi, oppure molti altri luoghi dove venivano applicati sconti tali da avere un costo pressoché simile a quello italiano.
E infatti la sottolineatura dei tanti frontalieri era proprio rivolta al fatto che la maggior parte di simili sconti fosse proprio di 30 centesimi, ovvero la cifra corrispondente al taglio delle accise in Italia. Una situazione dunque tale da poter magari indurre chi solitamente si è sempre rifornito in Svizzera a ricominciare a farlo vista la sostanziale omogeneità con l’Italia. Nulla ovviamente di irregolare ma una situazione decisamente insolita che non farà altro che generare ulteriore confusione. Questo anche perché proprio ieri 30 giugno si concludeva il trimestre di monitoraggio dei prezzi della benzina in Italia e Svizzera. Monitoraggio che viene periodicamente effettuato dall’ambasciata italiana a Berna e che è alla base, a seconda del divario esistente, della riattivazione dell’App sconto di Regione Lombardia.
“Avremo i risultati di tale monitoraggio solo tra qualche giorno – spiega Daniela Maroni, vicepresidente Figisc, gestori impianti di carburante – Solo allora si potrà capire e eventualmente premere per la riattivazione della carta sconto”.
4 Commenti
Benzina agricola? Te lo ha detto tuo cugino benzinaio?😀 La benzina è a 95 ottani minimo in qualsiasi raffineria europea, è sempre stato così da almeno 30 anni: farla a 90 ottani sarebbe un processo “speciale” e costerebbe di più. Per quanto riguarda la benzina “agricola”, per lo meno in Italia, è quasi introvabile da anni, tutti i mezzi agricoli sono con il motore diesel ( gasolio ). Ad ogni modo, trovandola, l’unica differenza è un colorante rosso aggiunto per evitare che sia venduta ai distributori stradali ma solo agli agricoltori, tramite rivenditori autorizzati: è IDENTICA alla benzina a 95 ottani.
trattasi sempre di calcolo su benzina 95 ottani ( che veramente è 90 ottani: benzina agricola che causa maggior consumo e minor resa). se si calcola sulla super 98 ottani sono comunque fuori prezzo.
Sono tutte supercazzole . Oggi il petrolio è a 110$ esattamente come nel 1980 e nel 2003 …..
Ma io mi chiedo… Se possono fare 30 centesimi di sconto e dicono di guadagnarne solo 3 per litro. . Stanno lavorando in grossa perdita? Mi sembra un po assurdo, se non ci perdono allora hanno incassato molto più di quanto avrebbero dovuto.