Solo poco fa scrivevamo del ritorno della Carta Sconto Benzina (in formato App, qui le novità) e subito esplode la polemica.
L’attacco arriva da Azione Como, il movimento di Carlo Calenda. “Torna la carta sconto benzina. Ed è una nuova beffa di Regione Lombardia”, accusano.
E spiegano in una nota diramata nel pomeriggio: “Azione Como non vuole perdere tempo col meccanismo della nuova app che dovrebbe garantire il servizio, la quale avrà senz’altro pregi e difetti, ma certo non è una semplificazione. A lasciare sconcertati è invece la dichiarazione odierna della rappresentante provinciale dei gestori comaschi di stazioni di servizio, e già consigliere leghista (Daniela Maroni, intervistata dal Corriere di Como, Ndr), che lo sconto sarà «di 2 centesimi al litro, solo per la benzina e soltanto per chi abita nella Fascia A». La domanda che poniamo è semplice: dove vive questa gente?”
Insomma dicono i calendiani: “Per chi continuerà a varcare il confine per fare benzina, infatti, la differenza in meno rispetto all’Italia continuerà ad essere di 10-15 centesimi al litro. Ovviamente parliamo di prezzi reali e del differenziale con le costose pompe di confine del Comasco, non di misurazioni fatte ad arte ai quattro angoli della Regione. E del fatto che i cittadini non sono incapaci di fare due conti, e di scegliere la conferma del pendolarismo del pieno”.
Conclusione: “I conti sono presto fatti: in Italia si risparmierebbero ben 20 euro… ogni 1.000 (mille) litri! In Svizzera, probabilmente, circa 100 euro sulla stessa quantità. Morale, uno sconto che non serve a niente, e non aiuterà neppure gli esercenti italiani: buono giusto per qualche titolo di giornale, per dare l’impressione di fare qualcosa. Come peggio non si potrebbe”.
2 Commenti
Ci sono ancora i costi annuali di attivazione?
La carta sconto serve solo a riempire il serbatoio elettorale.